Il gruppo Mezzacorona ha presentato ufficialmente Nerofino, il neo-nato della linea Castel Firmian, domenica 10 aprile 2016, giornata di apertura della 50-esima edizione di Vinitaly. Una notizia che è stata segreta e blindata fino all’ultimo momento, un po’ come quando si nasconde gelosamente il proprio figlio in attesa di presentarlo al meglio. Ma perchè tutta questa segretezza rispetto alla nascita di un vino? Perché il termine rappresenta un pezzo di storia delle origini dell’azienda Mezzacorona, nata nel lontano 1904. Nerofino era infatti il nome del Teroldego all’inizio del ‘900, un vino scorbutico, aggressivo, corposo e resistente. Mezzacorona ha recuperato le sue origini e utilizzato Nerofino, il vecchio nome del Teroldego, per questo nuovo vino rosso dalla forte personalità, che nasce dal connubio tra i due più importanti e rinomati vitigni rossi del Trentino: il Teroldego appunto e il Lagrein.
Il Teroldego dona struttura, esuberanza e la fruttuosità di ribes, mora e mirtillo, il Lagrein conferisce un profilo aromatico fragrante con note di cacao e confettura di frutti rossi che va ad ammorbidire l’austerità del Teroldego e dare e dare succosità. Il risultato è un vino con profumi e sapori equilibrati, che ha una freschezza e una balsamicità spiccate ma senza dimenticare l’austerità. Un vino fatto con uve Teroldego e Lagrein 50% e 50%, un connubio di tradizione e innovazione che si abbina bene con antipasti ricchi e speziati a base di salumi e formaggi stagionati, un vino che esalta primi a base di ragù e secondi a base di selvaggina e carni alla brace. E chi poteva presentare Nerofino raccontando attraverso il vino la storia del territorio e la passione di chi lavora, a vario titolo, nel mondo dei vini? Mezzacorona ha scelto la bravissima sommelier Adua Villa e il proprio Brand Ambassador Davide Semenzato.
Ho avuto il piacere e l’opportunità di assistere alla presentazione, di poter colloquiare prima dell’inizio della stessa con il Brand Ambassador, di poter degustare Nerofino in alcuni abbinamenti (prosciutto cotto alla brace, polenta con guancetta di vitello cotta 6/7 ore a bassa temperatura).
Un’esperienza importante, durante la quale ho percepito chiaramente la progettualità del voler avvicinare anche i non addetti ai lavori (come me) al mondo del vino, vino inteso sì come momento proprio ma anche come momento di condivisione, e di parlarne con un linguaggio diverso, accessibile a tutti. Perchè il vino (come ha più volte ripetuto la sommelier Adua Villa) è progettualità di tante persone, ti fa viaggiare ed è pregno di cultura e passione. E proprio al fine di comunicare un territorio e una storia attraverso il vino, Mezzacorona ha ideato un QR code posizionato proprio sull’etichetta, che permette di visualizzare un breve filmato di circa 30 secondi che racconta la storia del vitigno, il territorio di provenienza, le proprietà organolettiche e come abbinarlo.
E anche prima della presentazione, stessa sensazione durante il lungo incontro con Davide Semenzato, brand ambassador Mezzacorona. Davide ci ha spiegato in parole semplici ma appassionate la storia del Nerofino, nato dalla vendemmia 2013, un annata nevosa che ha reso il terreno poco assetato, una primavera ottima e un’uva ben matura ricca e pronta a dare un mix di suggestioni sensoriali. Due vitigni classici del Trentino che, come sappiamo, ha un’alta vocazione per la vite. Due uve uniche tradizionali autoctone del territorio dolomitico, racchiuse in un perfetto mix (50%) nel nuovo nato. Due vitigni che crescono nella Piana Rotaliana (e non in collina) che vengono vinificate separatamente perché il Lagrein ha gli acini con buccia più sottile del Teroldego. E alla fine della maturazione (6 mesi in barriques di rovere francese, con stagionatura di 3 anni e tostatura leggera per rispettarne la ricca fruttuosità e altri 12 mesi di affinamento fra acciaio e bottiglia ) ecco Nerofino, un vino che può essere affinato anche 6/7 anni ma è bevibile già dopo 6 mesi. Un vino con una gradazione alcolica di 13° da servire a 16/18°. Insomma, un vino che viene dal passato e che è stato riletto in chiave moderna, un equilibrio di sapori che si avvicina anche al mondo dei giovani. Tanta frutta, poco legno molto ben dosato ed ecco un vino territoriale che parla trentino.
Nerofino, presentato all’apertura di Vinitaly, ha riscosso il suo primo successo vincendo la medaglia d’oro nella sua categoria al Ventesimo Concorso Internazionale Packaging di Vinitaly. La filigrana dell’etichetta rappresenta la vite, con la pergola trentina proiettata verso il futuro e in basso le radici ben salde nel passato.
Chiudo questo racconto con un breve filmato dell’evento… vorrei non ammetterlo ma… se vedete una che è sempre a bere e magnare ogni volta che è inquadrata.. quella sono io! ;-)