Ricetta Tagliatelle al tartufo

tagliatelle al tartufo

Presentazione tagliatelle al tartufo

Le tagliatelle al tartufo è una delle ricette più semplici in assoluto da fare! Il problema è… avere un tartufo buono con cui fare la pasta!!! Ed in questo io e il mo fidanzato abbiamo “toppato”, visto che il tartufo preso a Pienza per l’ultimo dell’anno era sì tanto profumato ma sapore… praticamente nullo!!! Idem per i nostri amici Giacomo ed Erika che, come noi, si sono lamentati dello scarso sapore!!! All’inizio pensavo anche di non mettere questa ricetta visto il “flop”, oltretutto a casa di amici… poi però ci ho ripensato… e, dopo 3 mesi dalla realizzazione, eccola qua!!!

Ingredienti tagliatelle al tartufo:

– 250 gr. di tagliatelle all’uovo
– 70-80 gr. di burro
– tartufo nero
– sale
– parmigiano reggiano grattugiato, se di gradimento

Preparazione tagliatelle al tartufo

Prendete il tartufo, raschiatelo con cura con uno spazzolino a setole medie inumidito, in modo da rimuovere i residui di terra senza sciuparlo

Affettate il tartufo finemente in un piatto

Intanto mettete a cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata

Un minuto prima di scolare la pasta fate sciogliere il burro in una padella capiente

Scolate i tagliolini al dente e saltateli in padella con il burro ed il tartufo

Impiattate servite cospargendo con altre fettine di tartufo e, se di gradimento, con parmigiano grattugiato…

Tagliatelle al tartufo

Ho rifatto le foto finali della ricetta utilizzando un tartufo diverso…  un tartufo nero estivo (acquistabile sullo shop Avionblu), meno pregiato ma più saporito!

Primo piano tagliatelle al tartufo

Buon appetito!

Particolare tagliatelle al tartufo

4.6/5 (7 Recensioni)

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18 commenti su “Ricetta Tagliatelle al tartufo”

  1. Non tutti i tartufi reggono la cottura. Quello nero pregiato sì (Tuber melanosporum). Quello bianco pregiato no (Tuber magnatum pico).
    Secondo me l’errore è stato farlo cuocere nel burro, anziché affettarlo crudo sulla pasta. Quanto poi ad usare burro anziché olio, è questione di gusti. Anche secondo me ci sta meglio il burro.
    @RoLex58: Il tartufo va conservato il meno possibile. Meglio mangiarlo entro due – tre giorni.

  2. Grazie per i tuoi consigli… Andrò a caccia di un buon tartufo…. Mi manca questa ricetta e spero di metterla presto nel mio blog, sei invitata a visitarlo.
    Ciao Salvino

  3. @Dany: GRAZIE per la dritta! Nel fratempo l’abbiamo mangiato. Un giorno la pasta, l’altro l’uovo con il tartufo. Buonnnnissssimo :o))

  4. Ciao a tutti, saluti dalla Germania!
    Ieri ho comprato un bel tartufo nero, mi potete aiutare con una informazione come conservare meglio?
    Grazie, buona giornata!!!

  5. @RoLex58: grazie della tua descrizione… molto fresca e immediata, come piace a me! Per il tartufo, pur non essendo un’epreta, posso dirti che in genere è bello duretto e non morbido… per l’olio, pur essendo in Toscana, dove abbiamo un olio altrettanto ottimo, mi hanno insegnato ad usare il burro… ma non saprei perchè! Per il vino… adoro il negroamaro del Salento!

  6. Allora: ho apprezzato molto la ricetta anche perchè è la prima volta che ho comprato un tartufo ed anche che preparo qualcosa con il tartufo.
    Trattasi di un tartufo nero, povero, un “crostone” del Pollino, comprato lì da un cercatore, delle dimensioni appena superiori ad un cioccolatino medio tipo pralina e pagato 10 euro insieme ad un altro esemplare piccolo come una nocciola. Il suo odore era molto buono specie nel suo barattolino. L’ho conservato in un vasetto di vetro, immerso nel riso, in frigo, per tre settimane prima di mangiarlo. Forse troppo. Me l’aspettavo meno morbido (ma non avendo mai tagliato un tartufo non so regolarmi). Dopo averlo tolto dal vasetto l’odore è diminuito e dopo averlo tagliato mi aspettavo un profumo più intenso, come quello che sento quando lo mangio al ristorante e che fa disgustare mia moglie. Rispetto alla vostra ricetta ho fatto saltare in padella con solo olio d’oliva (qui siamo a Bari), 750 grammi di tagliolini freschi all’uovo (mi sono stati raccomandati dal pastificio per il tartufo al posto delle tagliatelle strette che avevo scelto) per 10 piatti, ho aggiunto grana padano (mia moglie è di Brescia). L’insieme era un pò sfatto (troppi salti in padella hanno asciugato la pasta che era piuttosto “tutta d’un pezzo”) e l’odore e il sapore del tartufo sono stati un po’ deludenti. Ma si sa, in buona compagnia tutto risulta più gustoso e un bicchiere di buon negramaro del Salento (siamo sempre in Puglia) ha arrotondato tutto dandoci un certo senso di soddisfazione. Proverò a migliorare il tutto. Grazie e arrivederci. ;-)

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