Le pappardelle al ragù di cinghiale sono un piatto tipicamente toscano che io ho imparato ad apprezzare fin da piccola, come tutta la selvaggina. Certo, la ricetta richiede un po’ di tempo perché la carne deve prima marinare in un recipiente con gli odori coperta dal vino per una notte intera e poi deve cuocere molto lentamente.
Ma ne vale la pena… e anche se la carne del cinghiale ha un sapore deciso e selvatico, preparata in questo modo otterrete un ragù da leccarsi i baffi! Se poi usate questo ragù per condire delle pappardelle… come si dice a Firenze, è la morte sua!
Ingredienti ragù di cinghiale per 5 persone
– 400 gr di cinghiale
– 500 gr pappardelle
– 300 ml di pomodoro passato o polpa di pomodoro
– 1/2 litro di buon vino rosso
– 1/2 carota
– 1/2 cipolla
– 1 spicchio d’aglio
– 3/4 foglie di alloro
– bacche di ginepro
– 2/3 costoline di sedano
– un po’ di rosmarino
– 2 foglie di salvia
– 2 chiodi di garofano
– qualche foglia di prezzemolo
– grasso di pancetta o salsiccia sbriciolata
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Preparazione ragù di cinghiale
Iniziamo la ricetta delle pappardelle ragu di cinghiale. Come marinare il cinghiale: Mettere il cinghiale a marinare in una ciotola con gli odori, le spezie e il vino rosso per una notte.
Trascorso questo tempo buttate il vino e gli odori della marinata, trasferite il cinghiale su un tagliere
Con l’aiuto di un coltello, tagliare a pezzetti piccoli il cinghiale
Preparare un trito con carota, cipolla, sedano e prezzemolo freschi (non utilizzare quelli già macerati perché hanno assorbito il selvatico del cinghiale) e metterlo in un tegame di coccio (su di un disco spargifiamma) con poco olio.
Aggiungete un po’ di acqua per farlo appassire senza che si bruci
Quando è bello morbido aggiungere il cinghiale a pezzetti
Alzate la fiamma… il cinghiale rilascerà la sua acqua di cottura che dovrete far asciugare. Otterrete così un piatto leggero e che non odora di selvatico.
Se la carne del cinghiale è molto magra aggiungere o un po’ di salsiccia sbriciolata o un po’ di grasso di pancetta tagliato a pezzetti… la carne di cinghiale risulterà più morbida e saporita
Aggiungere il pomodoro passato (o la polpa di pomodoro) secondo gradimento
Aggiungete un po’ di acqua (il ragù dovrà cuocere per diverse ore)
e fate cuocere a fiamma dolce.. il ragù dovrà pippiare o pappuliare (come dicono a Napoli)… termine che indica lo sbuffo del ragù che, sobbollendo, libera una bolla per volta
Lasciate cuocere per circa 3 ore fino a quando il ragu’ di cinghiale sarà ben ritirato.
Ecco pronto il nostro ragù o sugo al cinghiale (questo è quello avanzato che sono riuscita a fotografare dopo la cena con il nostro amico fotografo David)
Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata, scolarle e saltarle in padella con il sugo di cinghiale.
Mettete nel piatto e servite calde! Se di gradimento spolverizzate con formaggio grattugiato e… buon appetito! Altre ricette con cinghiale o sugo con cinghiale, provate anche la ricetta dello spezzatino di cinghiale in umido. Se ti è piaciuta la ricetta delle pappardelle al cinghiale condividila sui social.
Il vino non va buttato (contiene gli “umori” del cinghiale”. Va versato dopo aver fatto rosolare la carne con sedano, cipolla, carota, salvia (2 foglie) rosmarino, alloro (una foglia) bacche di ginepro. Una volta evaporato l’alcol va aggiunto il concentrato di pomodoro con brodo se si vuole fare il ragù bianco, passato di pomodoro o filetti di san marzano per ragù rosso. NB. salvia, rosmarino e alloro vanno tolti prima di versare il vino.
Ho fatto il ragù di cinghiale, con alcune modifiche: dopo la marinatura, prima di cuocere con il soffritto e il resto, ho scottato la carne in padella per fare tirare fuori l’acqua e l’ho eliminata (se l’animale è giovane non serve); in fase di cottura ho usato il concentrato di pomodoro anzichè la passata; in quanto alle erbe aromatiche, non ho usato il rosmarino. Risultato ottimo, apprezzato anche dai givani palati, non avvezzi alla selvaggina (comunque il suo mordente lo aveva).
Tagliatelle fatte in casa e il vostro ragù erano speciali.
Ho fatto la ricetta del sugo di cinghiale con le parpadelle ed è venuto buonissimo i miei ospiti sono rimasti soddisfatti…. buoni veramente
Io il ragù di cinghiale lo faccio sempre, che mio marito era un cacciatore di cinghiale ed era molto buono.
Non mi sembra corretto laddove scrivete “lasciate rosolare fino a completo assorbimento del vino”.
Dovrebbe essere fino a far evaporare il vino residuo rimasto inglobato nella carne. La ricetta è ottima.
Non trovo questo passaggio che stai citando, ho letto e riletto più volte il procedimento, possibile che mi stia sfuggendo?
Ho preparato 10 kg di cinghiale per una cena dei ragazzi ma se volete vi spiego che il trattamento sopra descritto non va bene per preparate il cignale da buon cacciatore toscano vi consiglio di fargli fare l’acqua in una ciotola cambiandola spesso e lavandolo, oppure metterlo nel lavandino con del ghiaccio per spurgarlo del sangue sino a che la carne non diventa bianca e lasciatela scolare, a questo punto saltate tutta la macerazione con il vino e mettetelo in padella con il rosmarino, il pepe e ginepro e gli odori sfumandolo solo con il chianti Sangiovese fategli aggiunta di brodo e fatelo ritirare, non usate carote perche’ dolci ne pelati ma concentrato di pomodoro con brodo.
Vedrete che viene meglio un po’ di grasso serve per ammorbidirlo per cui non levatelo tutto senno’ usate un poco di macinato di maiale, ma non serve.
Sono perfettamente d’accordo con te.
Ciao e scusami, potresti scrivere questa tua procedura in maniera più dettagliata?
Grazie.
Bravissimo! Non capisco perché prendere il cinghiale e poi togliere tutto il selvatico! Allora si fa prima ad andare a prendere un macinato di maiale e fare un normalissimo ragù!
…con una cinghialetta la ricetta e’ il massimo.
@ Lucia: Nostrane di dove? ;-)
Ottime con pappardelle nostrane.