Bucatini all’amatriciana. Ecco la ricetta del sugo all’amatriciana… non è proprio la ricetta originale laziale visto che non sarebbero previsti aglio e cipolla… ma a me piace così!!! Se poi volete vedere la video ricetta originale sul sito di Amatrice!
Ingredienti bucatini all’amatriciana per 3 persone
– 300 gr di bucatini (o spaghetti)
– 200 gr di guanciale (o pancetta)
– 1/2 spicchio di aglio
– 1 cipolla media
– pomodori (io ho usato la nostra passata fatto in casa)
– peperoncino
– olio
– formaggio pecorino
Preparazione bucatini all’amatriciana
Mettere a soffriggere aglio e cipolla a pezzetti in padella con olio e peperoncino
Far soffriggere leggermente, quindi aggiungere il guanciale a pezzetti
Fate rosolare bene il guanciale in modo da farlo diventare un po’ croccante (non bruciato)
A questo punto aggiungere il pomodoro passato
Far cuocere il sugo all’amatriciana fino a che il pomodoro non si è ritirato
Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolarla al dente, metterla in padella e saltarla con il sugo all’amatriciana
Impiattare e servire
La sua morte è con il formaggio pecorino grattugiato spolverizzato sopra!
@ Mina: …non ho mai detto che è LA ricetta originale… anzi, da quando esiste la ricetta la premessa è sempre stata sempre che non è la ricetta originale ma è come piace a me e con le disponibilità di casa (passata fatta in casa al posto di pomodori insapre fuori stagione)… solo che questo piccolo particolare (leggasi onestà intellettuale) non lo nota mai nessuno! °_^
Oltretutto ho già linkato in cima la ricetta sul sito di Amatrice segnalata da Gianluca sul sito del comune di Amatrice… ma nemmeno questa va bene?
Vedo che discordate per l’utilizzo di olio/strutto e l’uso o meno del vino bianco… quale sarà la ricetta originale tra le due??? °_^
Mistero…
Questa ricetta è quella romana non originale, prova questa descritta dal sito http://www.matriciana.com
@ Renzo1934: uhhmmm… non credo di avergli fatto niente se non aver esplicitato quello che pensavo di lui come lui ha esplicitato pensieri su me e le mie ricette… in effetti è la prima volta che mi succede di non trovare un punto di incontro… e me ne dispiace… ma non si può piacere a tutti… me ne farò una ragione!
Per il resto.. anche tu ti sei accorto che dimentico sempre il sale? :-)
Che gli hai fatto? Guarda che domani la faccio e vedrai che qualche variante (il sale?) la troverò…
@ Gianluca: la mia impressione è che tu abbia commentato appuntando varie cose per “sfogarti” ma senza leggere attentamente… nel tuo commento, a me sembra sterile che tu sottolinei che non si mettono aglio e cipolla quando è la prima cosa che ho scritto, ancora prima di scrivere la ricetta… quindi o non hai letto minimamente quello che ho scritto o hai fatto finta di non aver letto, che è anche peggio….
Se ti va di criticare… sei il benvenuto… se ti va di polemizzare però proprio no… ovvio che nella ricetta scrivo guanciale, ma se uno non ce l’ha… mi sembra assurdo che noi dobbiamo vietargli di provare la ricetta con la pancetta (ingrediente messo tra parentesi) o con i bucatini (che sono l’altro formato di pasta classico insieme agli spaghetti)… qui sta la libertà individuale… dire che la ricetta originale è una ma potersi permettere di deviare dalla ricetta, consapevoli di farlo… ed in questo non mi sembra di essere stata scorretta, forse imprecisa in qualcosa…
Comunque, come hai visto (e come ti ho scritto) ho riflettuto sulle tue critiche e ne ho preso spunto modificando correttamente il tuo link (altrimenti quasi inutile) a vantaggio dei visitatori e aggiungendo il link alle video ricette.
Detto ciò… se chiamo il bucatino bucatino a modo mio… come si fa a capire di cosa è la variante? Il 99% delle ricette che facciamo sarebbero ricette “a modo mio”!!! E poi “ok bucatini a modo mio” ma a modo mio rispetto a cosa??? Direi che non se ne esce… Mi sembra più giusto chiamare la ricetta con il suo nome originale e scrivere in cosa, la mia ricetta, differisce da quella originale.
Anche per il tiramisù sono un’eretica…. io ci metto il pavesino ma c’è un motivo… non trovo dei savoiardi buoni… quelli che trovo al supermercato mi tornano a galla.. per non farli tornare a galla sulla crema di mascarpone devo bagnarli troppo ed il tiramisù “acquoso” proprio no… deve essere compatto.. quindi, avendo questa priorità, preferisco il pavesino che non ha questo inconveniente… credo che si possa giustificare il perchè dell’utilizzo di una cosa al posto di un’altra… e nel parlarne, nello scambio (quello produttivo, non quello sterile) si possono imparare tante cose… a questo servono i commenti e gli scambi… che poi non sia il tiramisù originale è vero ma… io ho mai detto questo? Non credo proprio….
Sul fatto che le mie ricette non siano ricette… mah.. discutibile… nella home page ho scritto CHIARO che sono LE MIE RICETTE, che non sono una chef ma una ragazza normale e che queste sono le ricette che cucino io in casa… ho scritto tutto in modo limpido, chiaro ed onesto… non capisco quindi come questa mia onestà intellettuale possa essere attaccabile visto che non mi spaccio per quello che non sono… e che addirittura non possa chiamarle le mie ricette mi sembra eccessivo… boh.. come dovrei chiamarle?
E cmq alcune ricette sono sperimentazioni del momento… con quello che avevo in casa… come devo definirle.. non meritano il titolo di ricette? Cosa sono “indicazioni culinarie di una folle?”
Mi sembra un estremismo un po’ eccessivo e distruttivo…
La libertà individuale è corretta se non si utilizzano nomi impropriamente.
Se si citano ricette si devono anche citare corretti ingredienti e corretto modo di eseguire la ricetta altrimenti non sono le ricette.
E’ come quelli che per fare il tiramisù e ci mettono il pavesino. Non è un tiramisù.
E non vedo perchè se la tua è libertà individuale, non lo debba essere altrettanto la mia nel criticare.
Ognuno guarda solo nel suo piatto…
Che petunie!!!
Gianluca, non mi pare di aver spacciato la mia ricetta per quella originale… ho usato la mia ricetta specificando all’inizio (immagino tu abbia letto anche la prima parte…) in cosa ho differito da quella originale (aglio e cipolla in primis, per il pomodoro era inverno, ho usato la mia passata fatta in casa anzichè degli squallidi pomodori comprati che non sanno di niente; per il guanciale, l’ho scritto ma se uno non ce l’ha evidentemente secondo te deve rinunciare a farsi un’amatriciana, ops scusa.. un bucatino a modo proprio)…
Per i bucatini mi pare di capire che ora non posso nemmeno usare la pasta che mi piace… perchè Gianluca non è d’accordo… la libertà individuale va proprio a farsi friggere!
Ma come si fà a scrivere
“Ricetta Bucatini all’amatriciana” se poi non si segue la ricetta originale?
Allora chiamali
“Bucatini a modo mio”
:mrgreen:
La ricetta originale è con gli spaghetti, non si usa ne cipolla ne aglio, non si usa la passata…
LA RICETTA – DOSI PER 4 PERSONE
500 g di spaghetti, 125 g di guanciale di amatrice, un cucchiaio di olio di oliva extravergine, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino di Amatrice grattugiato, sale.
ESECUZIONE
Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti, la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, cioè la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all’AMATRICIANA, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili.
Ciao Dany con gli ingredienti ci siamo però al passato di pomodori io metterei la polpa e la cipolla non deve essere generica ma è importante la “ramata”. per il suo profumo e lo strutto al posto dell’olio.I passaggi sono come la tua descrizione però sia il guanciale che la cipolla debbono essere trasparenti perchè troppo cotti e/o scuri perderebbero il loro profumo e nello spadellare i bucatini verserei parte del pecorino rimescolado il tutto cospargendo, dopo impiattato, il resto del pecorino.Ciao non sono un cuoco ogni tanto preparo qualcosa e la tua matriciana è squisita
Proverò la pasta alla matriciana Grazie Aldo