Eccomi nuovamente a proporvi, al posto di una ricetta, la recensione di un ristorante. Stavolta si parla di cucina indiana, quella del ristorante Gandhi Florence di Firenze (zona Porta a Prato), un ristorante di recente apertura. Non che io sia esperta di cucina indiana (così come non lo ero di quella giapponese) ma come sapete la cucina internazionale mi incuriosisce molto, e sono sempre molto felice di poter assaggiare piatti di culture che non conosco. Così quando ho visto il coupon Groupon relativo ad un menù indiano con antipasti, piatto unico a scelta e dolci in zona Porta a Prato ho deciso di prenderlo, anche perché non rimangiavo indiano da prima della gravidanza, visto che durante la gravidanza Gabriele mi aveva fatto chiaramente capire che i cibi molto speziati (curry in primis) erano OUT!
Il menù prevedeva:
- bis di antipasti a scelta tra punjabi tikki polpettine fritte di patate e formaggio speziate, palak pakora cipolle, spinaci e verdure fritte in pastella di farina di ceci, chicken pakora polpettine di pollo marinato, spezie, farina di ceci;
- piatto unico a scelta tra chicken curry (pollo in salsa curry), chicken tikka masala pollo in salsa di erbe orientali e spezie, veg korma verdure miste in salsa delicata, paneer makani formaggio indiano in salsa di burro, anacardi e pomodoro;
- bis di contorni dal makhani lenticchie nere e fagioli rossi cotti lentamente nel forno tandoori e saag aloo spinaci e patate al curry;
- bis di pane indiano, cheese nan focaccia ripiena di formaggio e aloo parantha focaccia ripiena di patate;
- riso a scelta tra moti pulao riso saltato con piselli e curry e safeed chawal riso bianco;
- bis di dolci, coconut burfi torta di cocco con crema e latte e firni budino di riso allo zafferano;
- una bottiglia d’acqua:
- tè indiano alla menta;
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Abbiamo prenotato per martedì 8 luglio h. 20.30 all’incirca una settimana prima… nessun problema di disponibilità su My Table, con mio grande stupore e piacere!
Quando siamo arrivati, alle 20.30, il ristorante era semivuoto e l’unico tavolo era occupato da dei ragazzi indiani; la mia prenotazione in realtà non risultava (eppure mi era anche arrivato il promemoria della prenotazione la mattina) ma essendo il locale molto grande ci hanno fatto sedere senza problemi. Nel locale, arredato a tema e in modo un po’ sfarzoso, si alternavano il colore rosso bordeaux delle colonne (che richiamava il bordeaux del sotto-tovaglia) ed il crema delle pareti tra una colonna e l’altra (che richiamava il colore della tovaglia). Tovaglia e sotto-tovaglia erano entrambe di stoffa, così come di stoffa era il tovagliolo, anch’esso bordeaux come il sotto-tovaglia. Tavoli e sedie rigorosamente di legno, su ogni tavolo una candelina e su alcuni tavoli anche un piccolo vaso con dentro una gerbera finta. Apparecchiatura semplice: due piatti, uno per l’antipasto e uno per il piatto unico, bicchiere da acqua semplice e trasparente, forchetta e coltello.
Come benvenuto ci hanno dato un bicchiere di prosecco che, sebbene non previsto dal menù, abbiamo accettato volentieri. Il ragazzo che ci ha preso l’ordinazione non parlava benissimo l’italiano. Abbiamo ordinato dell’acqua in bottiglia e ci hanno portato dell’acqua San Benedetto in bottiglia. A seguire ci hanno portato del pane indiano con tre salse diverse: una agrodolce, una piccante e l’altra a base di yogurt e menta.
Ci hanno portato il bis di antipasti… non abbiamo scelto ma ci hanno portato direttamente palak pakora ossia cipolle, spinaci e verdure fritte in pastella di farina di ceci e chicken pakora ossia polpettine di pollo marinato, spezie, farina di ceci… cmq credo non avremmo comunque scelto le punjabi tikki ossia polpettine fritte di patate e formaggio speziate. Ottimi con le salsine che ci avevano portato, soprattutto salsa agrodolce e yogurt e menta insieme come ci aveva consigliato il cameriere.
Come piatto unico visto che le spiegazioni dei vari piatti diventavano un po’ complicate, ci siamo affidati a loro… e ci hanno portato (credo!) chicken tikka masala ossia pollo in salsa di erbe orientali e spezie. Il pollo era molto saporito ma anche molto (troppo?) piccante… ovviamente il troppo non è riferito al mio gusto ma alla tollerabilità di Fabio! Io l’ho trovato particolarmente sfizioso e di carattere!
Ad accompagnare il pollo, bis di contorni: makhani ossia lenticchie nere e fagioli rossi cotti lentamente nel forno tandoori e saag aloo ossia spinaci e patate al curry; tutto molto buono e dal sapore deciso, ma se per Fabio erano troppo piccanti le patate, non parliamo delle lenticchie.. a me sono piaciute molto e infatti le ho mangiate tutte io! Buono il bis di pane indiano: cheese nan ossia focaccia ripiena di formaggio e aloo parantha ossia focaccia ripiena di patate; Fabio ha trovato più gustosa la focaccia ripiena di patate rispetto a quella ripiena di formaggio. Come riso il classico riso bianco, il safeed chawal. C’era anche un altro tegamino con verdure miste (piselli, carote, patate e fagiolini, mi pare) con una salsa molto dolce, forse veg korma verdure miste in salsa delicata. Comunque piacevole al palato, a stemperare la piccantezza e i sapori speziati degli altri piatti.
Infine il bis di dolci… dovevano esserci coconut burfi ossia la torta di cocco con crema e latte e firni budino di riso allo zafferano; invece c’erano dei Gualb Jamun, ossia dei babà indiani con cocco e del Kulfi Pistaquello ossia del gelato al pistacchio indiano. I babà troppo dolci per il mio gusto.
Non ci hanno portato il tè indiano alla menta… peccato! Però quando siamo andati a pagare ci hanno fatto assaggiare del liquore indiano (credo fosse la Grappa Paan, fatta con la foglia della pianta del Betel) che mi è piaciuto molto.
Infine, al momento del conto non ci hanno fatto pagare la seconda acqua extra menù (anch’essa rigorosamente in bottiglia). Prima di uscire ho fatto un salto in bagno a farmi un selfie… come va di moda oggi.. e lo sapete, ognuno ha le sue abitudini! Ahahahha… battute a parte, bagno moderno, molto Italian!
Nel complesso un’ottima cena, in cui ci siamo immersi totalmente nel gusto e nei sapori esotici dell’India, e nel profumo di curry e zafferano. Alla fine, con appena 15 euro a persona, ci hanno portato tanti assaggi (abbondanti) di vari piatti e questo mi è piaciuto molto perché dava la possibilità anche a chi non avrebbe saputo scegliere un piatto di preferenza di assaggiare un po’ di tutto, senza rischiare di uscire con la fame se avessimo scelto 2 piatti magari troppo piccanti o troppo speziati.
Il proprietario e i camerieri si sono rivelati carini e disponibili (compatibilmente con il problema della lingua) ed il cibo era buono e saporito. Inoltre il fatto che il ristorante fosse frequentato da diversi clienti indiani ha avvalorato la mia idea che il cibo fosse davvero indiano e non cibo indiano italianizzato come accade spesso nei locali da turisti.
Insomma, un posto dove tornerò di sicuro, magari studiando un po’ a casa per decidere cosa prendere e per arrivare con le idee già chiare!
Pure io! Voglio venire pure io la prossima volta! Non amo il piccante e nemmeno il troppo speziato però la varietà di proposte (anche veg) mi ispira.