Quando diciamo pesto intendiamo il pesto genovese, ovvero il pesto di basilico fatto con il basilico genovese, quello con le foglie piccole e concave. Quel pesto che profuma l’ambiente d’estate, quel profumo preciso, inconfondibile e inebriante,
E’ abbastanza noto anche il pesto rosso alla siciliana a base di pomodoro, olio, basilico, mandorle, pecorino e aglio.
In cucina possiamo però realizzare anche altre tipologie di pesto, inteso come salse a crudo, pestate con il mortaio. Alcune con ingredienti che possono abbondare nei nostri orti seguendo la stagionalità, altre con parti di scarto delle verdure oppure anche erbe spontanee che spesso vengono estirpate da orti, vasi e aiuole in quanto considerate infestanti. Vediamone alcuni.
Alternative al classico pesto di basilico o di pomodori:
Pesto di zucchine: è un pesto perfetto per smaltire le zucchine nei mesi estivi (anche quelle che sfuggono al controllo delle dimensioni!) e gustarne il sapore nei mesi invernali. Le zucchine possono infatti essere mangiate anche crude; sono ricche di fibre, sali minerali, acido folico e tante vitamine. La salsa che si ottiene è perfetta per condire un primo piatto di pasta ma anche per essere spalmata su una fetta di pane. Ovviamente tale pesto (come tutte le proposte di questo articolo) può essere surgelato in vasetti monoporzione e scongelato all’occorrenza. Vi lascio la mia ricetta del pesto di zucchine ma voi potete personalizzarla secondo gradimento.
Pesto di pistacchi: il pesto di pistacchi è un classico, cremoso, delicato, perfetto per essere abbinato al pesce ma molto versatile anche per realizzare delle ottime lasagne o per essere abbinato alla carne. Se volete potete partire dalla mia ricetta del pesto di pistacchi e personalizzarla secondo gradimento. Provate anche la ricetta del pesto di zucchine e pistacchi!
Pesto di cavolo nero: le foglie di cavolo nero più tenere possono essere consumate in insalata, da sole o come ingredienti di una ricca insalata mista. Ricordate che dopo le prime gelate il cavolo nero diventa più tenero e saporito, ad ogni modo potete utilizzare quelle meno tenere per realizzare un sanissimo pesto di cavolo nero. Il cavolo nero ha pochissime calorie e zero grassi, è ricco di fibre, calcio, ferro e vitamina C. Ecco la mia ricetta del pesto di cavolo nero.
Pesto di rucola: è un pesto dal sapore deciso ma assolutamente piacevole e delicato al palato, perfetto per condire la pasta. Oltretutto la rucola ha pochissime calorie, è ricca di calcio, potassio, vitamine K, A e C, è protettiva dello stomaco ed è anche un ottimo diuretico, Provate la ricetta degli gnocchi al pesto di rucola.
Pesto di sedano: anche con il sedano, sia le foglie che le coste/gambi, è possibile preparare un ottimo pesto. Attenzione a non eccedere con il sale poiché il sedano è sapido di suo (ci fanno infatti il sale di sedano). Le fibre di cui il sedano è ricco, aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo.
Pesto di baccelli di fave: se avete delle fave non trattate potete consumarne il baccello, ovvero lo scarto, sia cotto che crudo. Oltre che per ottenere un ottimo pesto di baccelli di fave, potete riciclare il baccello per altre ricette, ad esempio i baccelli di fave gratinati con salsiccia e pomodorini in cocotte oppure dei baccelli di fave piccantini con la ‘nduia o un primo piatto come dei fusilli con cernia, baccelli di fave e pomodorini.
Pesto di spinaci: anche gli spinaci possono essere consumati anche da crudi, anzi, io li preferisco più crudi che cotti. Oltre che in insalata le foglie possono essere utilizzate per realizzare un ottimo pesto di spinaci da utilizzare per condire la pasta, da solo o con aggiunta di un po’ di ricotta.
Se vogliamo invece riciclare parti di scarto oppure erbe spontanee spesso infestanti possiamo realizzare:
Pesto di menta: la menta è una pianta altamente infestante, ma ha il vantaggio di essere fresca e profumata. Perché non approfittarne per farne un pesto che ricorda l’estate e che essere utilizzato anche per accompagnare carne e pesce? Se vi piace l ‘idea, provate i pomodori ripieni di riso condito con pesto di menta e galbanino.
Pesto di portulaca: la portulaca è un’altra pianta altamente infestante ma con tante proprietà benefiche. In primis è ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo omega3 e vitamine. Può essere consumata sia cotta che cruda; generalmente le foglie crude vengono aggiunte all’insalata. Mentre cotta viene consumata dopo essere stata saltata in padella con aglio, peperoncino e talvolta limone o aggiunta alle frittate. Il pesto di portulaca ha un sapore leggermente amarognolo ma risulta ricco di tanti benefici per l’organismo!
Pesto di ciuffi di carote: delle carote non si butta via niente, nemmeno il ciuffo! Quindi smettiamo di pensare ai ciuffi come ad uno scarto e utilizziamoli in cucina approfittando del fatto che oltre ad essere ottime contengono molte vitamine. Oltre che per il pesto, i ciuffi possono essere aggiunti all’insalata oppure possono essere ingrediente principale di squisite polpette di mozzarella e ciuffi di carota!
Pesto di foglie di ravanello: anche del ravanello non si butta via nulla. Le foglie possono essere consumate crude, sempre in insalata, oppure cotte poiché sono di vitamine e minerali quali ferro, fosforo, acido folico, calcio e vitamina C. Se decidete di farne un pesto, otterrete una crema dal sapore deciso e ricca di tante proprietà.
Pesto di ortica: l’ortica, lo sappiamo, è una pianta spontanea molto comune che cresce fino a 2000 metri di quota, preferibilmente in terreni umidi e ricchi di azoto. L’ortica, lo sappiamo bene per esperienza, punge! Perché è cosparsa di peli corti e sottili che contengono l’istamina, una sostanza irritante. Per fortuna questi peli hanno una punta molto fragile quindi basta lavare bene le foglie per farne sparire la parte urticante. E’ importante utilizzare solo le foglie tenere, usare sempre i guanti e lavarle bene! L’ortica è nota per le sue proprietà diuretiche e antinfiammatorie, e il pesto che se ne ottiene è una crema fresca e saporita!
Pesto di aglio orsino: l’aglio orsino è la versione selvatica del comune aglio. È una piantina officinale spontanea di cui sono commestibili sia il bulbo che i fiori. E’ ricca di numerose proprietà: antibiotiche, anti micotiche, purifica il sangue, abbassa il livello di colesterolo. Essendo il sapore più delicato rispetto all’aglio comune, anche il pesto di aglio orsino è un’ottima e sana alternativa al pesto di basilico.
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