Per una frittura salutare

frittura alici

La frittura è un metodo di cottura che sicuramente non si addice ad una cucina dietetica e non consigliata a chi adotta un regime alimentare che mira ad una diminuzione del peso corporeo e/o ad una prevenzione cardiovascolare. Tuttavia sebbene sia sconsigliata a soggetti affetti da patologie epatiche o pancreatiche, la frittura non fa male. Anzi essa se preparata seguendo alcune regole e viene ben bilanciata nel pasto con altri alimenti opportunamente scelti, è in grado di accelerare il metabolismo stimolando il fegato a lavorare più velocemente.
La frittura si presta a molti cibi tra cui pesce, verdura e anche dolci. Tuttavia sebbene renda gli alimenti più croccanti e gustosi, essa comporta un’ulteriore aggiunta di grassi già presenti nell’impasto (frittelle, frittelle, castagnole, ecc..).

La frittura è certamente il metodo di cottura più criticato e demonizzato. I rischi più grandi sono dovuti al tipo di olio utilizzato e dalla temperatura raggiunta durante la cottura. Durante la frittura non si dovrebbero mai superare i 160-180 gradi per evitare che si formino sostanze tossiche fra cui acroleina (sostanza tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica prodotta quando la temperatura della frittura supera il punto di fumo dell’olio utilizzato) e acrilamide.

Tempi di cottura

Un’attenzione particolare deve essere rivolta ai tempi di cottura in modo che siano ridotti all’indispensabile evitando che la frittura diventi troppo scura o brunita o addirittura bruciacchiata. In tali parti infatti si trovano le sostanze tossiche e infine si deve evitare di riutilizzare più volte l’olio anche perché qui si possono ritrovare piccoli residui di cibo che surriscaldati possono bruciarsi ancor di più.

Qual è l’olio migliore per friggere?

Il migliore olio per le fritture è sicuramente quello extra vergine d’oliva in quanto è l’unico olio vegetale ottenuto dalla spremitura meccanica di un frutto. Esso ha un punto di fumo relativamente alto (210 gradi) e per questo è più stabile durante la cottura anche grazie alla presenza di acidi grassi monoinsaturi e soprattutto di tocoferoli (vitamina E). I tocoferoli sono sostanze antiossidanti che evitano l’alterazione chimica delle molecole rendendole così più stabili durante la cottura.

Inoltre a differenza di altri oli, l’olio extra vergine di oliva non contiene acidi grassi trans e idrogenati, sostanze molto pericolose per la salute. Anche l’olio di arachidi (punto di fumo 180 gradi) è molto stabile ad alte temperature ma bisognerebbe avere la garanzia che provenga da agricoltura biologica in cui non siano stati utilizzati solventi e procedimenti chimici per la spremitura del seme che possono lasciare residui nel prodotto finale e portare alla formazione di acidi grassi trans.

frittura di pesce

Pentola o friggitrice?

Con la friggitrice è possibile mantenere costante la temperatura in modo da non superare il punto di fumo. Questo parametro è diverso a seconda del tipo di olio e corrisponde alla temperatura massima raggiungibile da un olio prima che inizi a degradarsi, emanando fumo e formando sostanze tossiche.
L’alternativa è sicuramente una pentola in acciaio e padelle non ampie , l’ideale è il wok. Sono sconsigliate le padelle di alluminio, rame e ferro.

Durante la frittura cercate di evitare abbassamenti di temperatura che favoriscono l’imbibizione d’olio da parte dell’alimento e la “ricolmatura” (aggiunta di olio fresco a quello usato) in quanto l’olio fresco a contatto con quello usato si altera molto più. A cottura terminata l’alimento deve essere scolato e asciugato molto bene su carta assorbente o carta paglia, una volta asciutto si potrà aggiungere lo zucchero (o il sale).

Qual è la temperatura ideale per friggere?

La temperatura non deve mai superare i 180 gradi e se l’olio fuma ed emette un odore acre, bisogna buttarlo via. L’olio fritto può essere riutilizzato solo se è stato mantenuto a temperatura costante, filtrandolo ed eliminando i residui della frittura. Per controllare la temperatura in modo da mantenerla sempre costante, ideale sarebbe usare la friggitrice o avere un termometro in modo da monitorare la temperatura dell’olio.

Con qualche piccola attenzione ci si può dilettare a cucinare in casa i dolci fritti a carnevale. Se invece si dovessero acquistare dolci confezionati, controllate bene l’etichetta prestando particolare attenzione ai grassi idrogenati (grassi trans) i quali allungano la conservazione dei cibi ma danneggiano la vostra salute, oppure affidatevi a pasticcerie selezionate.

Articolo della nutrizionista Dott.ssa Maria Chiara Leccisotti di Cottomangiatosano.it

Libri sulla friggitrice ad aria

2 commenti su “Per una frittura salutare”

  1. la cottura non può avvenire con l’olio d’oliva extra vergine, per che il motivo che l’intensità del sapore sovrasta quello del pesce, per esempio i gamberetti rossi di sicilia o altro pesce delicato perderebbe il sapore originario e si sentirebbe quello delle olive….Importante per una frittura leggera, è importante infarinare il pesce con la farina di riso macinata a pietra, poi al setaccio per eliminare quella in eccesso e poi con la schiumarola nell’olio di semi di solo arachide. Qualche minuto quando il colore è dorato sollevare con la schiumarola e posarlo sulla carta da fritto.

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