Panoramica strumenti Photoshop seconda parte

Seconda parte della panoramica degli strumenti di Photoshop. In questo link trovate l’inizio dell’articolo.

La Taglierina. Serve a ritagliare le foto. Può essere usata semplicemente cliccando sull’immagine e trascinando lo strumento fino a dove si vuole ritagliare, oppure impostando dei dati di altezza larghezza e risoluzione definiti, sulla barra superiore. Una volta sistemato il ritaglio è possibile perfezionarlo trascinando i singoli lati o gli angoli. La parte di foto che sarà tagliata appare più scura. Con un doppio clic sull’immagine si applica il ritaglio.

Il Contagoccie, e gli strumenti nascosti del Campionatore, e del Righello. Trascuro gli altri, meno utili per il fotoritocco. Il contagoccie e il campionatore sono utilissimi nelle regolazioni di colore della foto mentre il righello consente (almeno per l’uso che ne faccio io…) di raddrizzare le foto molto velocemente. Una volta selezionato il righello, bisogna farlo scorrere lungo una riga che dovrebbe essere dritta (orizzontale o verticale), come ad esempio quella dell’orizzonte. A questo punto, sulla barra superiore, selezionare Immagine – Rotazione immagine – Arbitraria. Nella finestra che si apre troverete già impostati i gradi di rotazione e la direzione. Basta solo dare l’OK perchè la foto si raddrizzi. A questo punto, con lo strumento taglierina, si ritaglia la foto e il gioco è fatto.

La Toppa: e gli strumenti nascosto del cerotto correttivo, del cerotto correttivo al volo e dello strumento occhi rossi. Si tratta di strumenti molto importanti per eliminare elementi di disturbo o spot di polvere del sensore. Lo strumento occhi rossi si spiega da sè. Toppa e cerotti funzionano molto bene perchè riescono a sfumare il colore della parte selezionata che va corretta con quello della parte nuova e priva del difetto che si vuole sostituire. E’ importante, però, per farli funzionare, che la parte che si vuole eliminare sia ben isolata dal resto. Cominciando dalla toppa, occorre selezionare l’elemento da eliminare nel modo che preferite. Lo strumento stesso consente di farlo, ma non ha importanza come avviene la selezione, basta che ci sia. E’ importante che non ci siano passaggi bruschi di colore ai bordi della selezione perchè questi, una volta applicata la toppa diventerebbero dei brutti baffi. Nella sua forma di defoult, una volta fatta la selezione basta cliccarci sopra e trascinarla nel punto che vogliamo utilizzare come toppa, facendo il più possibile, tornare le linee dell’immagine.

Una volta trovato il punto giusto, basta rilasciare il click e lo strumento toppa farà il lavoro. Se il risultato non sarà perfetto, si potrà comunque migliorare in seguito.
Il cerotto correzione al volo è perfetto per le eventuali macchie di polvere o grani di sporco. Insomma per piccoli problemi di questo genere. Dalla barra superiore occorrre impostare una grandezza sufficiente ad inglobare tutto quello che si vuole eliminare in una volta sola, poi si passa sopra il cerotto al volo e lui fa tutto il lavoro.
Il cerotto correttivo funziona sullo stesso principio, ma prima di usarlo bisogna campionare la parte dalla quale lo strumento attingerà il colore e la trama. Per fare questo basta cliccare sul punto, tenendo contemporaneamente premuto il tasto “alt”.

Il Pennello: strumento utilissimo, per disegnare le correzioni, ma anche per disegnare le maschere per le selezioni. Gli strumenti nascosti sono la Matita e il pennello “sostituisci colore”. La matita ha un tratto molto più netto rispetto al pennello ed ha un uso molto più limitato. Lo strumento correzione colore, invece, consente di selezionare un colore e, dipingendo su una certa area, sostituire il colore prescelto a quello esistente. Avete mai voluto avere gli occhi blu o verdi? Ecco, con questo strumento li potrete avere in un attimo!
I principali comandi dei pennelli si trovano nella barra superiore. Aprendo la seconda finestra a sinistra si trovano i comandi per variare la forma, la grandezza dei pennelli e la durezza dei bordi. Segue una finestra che consente di variare i modi di fusione del pennello (non posso spiegarli, ci vorrebbe troppo, ma provate a sperimentare quanti diversi effetti si ottengono cambiando la fusione da normale alle altre possibilità). Seguono i quadratini dell’opacità e del flusso. Variando quelle impostazioni, il tratto diventa più leggero e trasparente, mentre mantenendole al 100% il tratto coprirà tutto.
Sulla barra di destra, invece, troviamo ancora opzioni relative ai pennelli. Queste opzioni consentono di variare l’effetto del pennello consentendo di variare anche moltissimo le dinamiche del tratto.

Il timbro clone, e il timbro pattern. Il secondo è utile soprattutto nel disegno, mentre il timbro clone è uno strumento fondamentale per eliminare gli elementi di disturbo. Il funzionamento è semplice. Con Alt+click si campiona la zona da cui si vuole copiare, cioè la zona priva del disturbo. Il campionamento deve avvenire il più vicino possibile per mantenere i colori e la luminosità corretti. A questo punto si passa sulla zona da coprire eliminando il problema. Bisogna avere molta cura vicino ai bordi per evitare bruschi passaggi, mentre anche la campionatura di elementi distinguibili va evitata perchè sono riconoscibili se vengono ripetuti nella foto, facendo “scoprire” l’uso del timbro. Bisogna anche fare le correzioni ad un ingrandimento di almeno il 100% della foto per poter agire con precisione. Come per il pennello la durezza dei bordi e la grandezza del timbro sono regolati nella barra superiore. Alle volte è molto utile diminuire l’opacità del tratto in modo da arrivare a coprire la zona in più passaggi graduali . Questo evita che si formino stacchi di colore o di linee troppo bruschi, che sarebbero visibili all’osservatore.

Mi limiterò ad elencare gli strumenti successivi.
Il pennello storia consente di dipingere su una foto già elaborata elementi della foto originaria. Io lo uso soprattutto per recuperare le ombre che perdo durante le selezioni degli oggetti.
Poi c’è la gomma, che, però, distrugge le foto irrimediabilmente e quindi preferisco non usarla proprio.
Ancora, lo strumento sfumatura, con il quale è possibile colorare, creare filtri fotografici, creare maschere per regolazioni selettive.
Lo strumento sfocatura, che nasconde lo strumento nitidezza e sfumino. Li uso poco o nulla preferendo i filtri della barra superiore per dare le sfocature o la nitidezza all’immagine.
Gli strumenti scherma e brucia, uno nascosto dietro l’altro, per scurire o schiarire parti dell’immagine. Non li uso quasi mai perchè ogni errore è difficile da correggere, mentre ci sono altri procedimenti più precisi e meno distruttivi.
Ancora: lo strumento pennino, che consente di fare le selezioni più precise in assoluto, ma l’uso non è immediato. Con il pennino si tracciano i punti intorno ai bordi dell’oggetto da selezionare. Senza rilasciare il click del mouse si comincia tirare, trascinando il mouse. Questo farà uscire le “maniglie”, con le quali la linea diventerà curva e si adatterà ai bordi. Con un pò di esercizio è possibile riuscire a fare selezioni molto complesse, come, ad esempio, quelle dei capelli.

Lo strumento Testo consente, ovviamente, di scrivere sull’immagine. Lo strumento è molto flessibile in modo da poter scrivere all’interno di forme definite, oppure di far scorrere le parole intorno ad una traccia e così via.
Altri strumenti importanti sono: la manina, grazie alla quale ci si può spostare all’interno di una foto quando la si esamina a grandi dimensioni (ma per far prima basta tenere premuta la barra spaziatrice e la manina apparirà istantaneamente), e la lente di ingrandimento che consente di zoomare sulla foto.
C’è poi il selettore dei colori, che consente di scegliere il colore da usare con i pennelli e, infine, la maschera veloce, grazie alla quale si possono creare delle selezioni semplicemente dipingendo sopra la foto con un pennello nero. In caso di errore, sarà poi sempre possibile correggere dipingendo con il pennello bianco, il che escluderà l’area dalla selezione.

Questa è una velocissima panoramica degli strumenti, che però non vuole essere esaustiva o completa. Si tratta solo di una piccola introduzione agli strumenti basilari che mi consentirà di spiegare meglio alcuni passaggi fondamentali per la correzione delle foto.

Luisa Puccini

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