Ogni giorno in tv e alla radio sentiamo parlare delle eccellenze italiane e del fatto che dobbiamo difenderle e valorizzarle. Ma per fare tutto ciò dobbiamo conoscerle e impegnarci per farle conoscere. A questo proposito oggi voglio parlarvi della Valtellina, meta turistica privilegiata dagli amanti della montagna e delle sue eccellenze gastronomiche.
Un luogo, al confine tra l’Italia e la Svizzera, dove godere della natura rigogliosa e dei paesaggi mozzafiato fatti di cime che superano anche i quattromila metri. Perfetta per chi ama il fresco, la montagna, gli sport all’aria aperta, è ricca di eccellenze enogastronomiche come vini, formaggi, salumi.
In Valtellina le vigne sembrano un tutt’uno con la montagna, il paesaggio è fatto di terrazzi, muretti a secco, gradinate dove non c’è spazio per la meccanizzazione, ma solo per il passaggio dell’uomo, oggi come centinaia di anni fa, quando riuscì ad impressionare anche Leonardo da Vinci.
2500 chilometri di muretti a secco, secolare e colossale opera dell’uomo, dove, da uve nebbiolo dette chiavennasca, nascono vini valtellinesi di grande personalità come Grumello, Maroggia, Sassella, Valgella. Tra i vini a denominazione di origine controllata e garantita il Valtellina Superiore (prodotto con le uve dell’area compresa tra Berbenno e Tirano) e lo Sforzato, re dei vini Valtellinesi, passito rosso da meditazione.
Il salume più famoso è indubbiamente la Bresaola, che sottostà ad un rigido disciplinare di produzione ed è protetto da marchio europeo IGP (Indicazione Geografica Protetta). E’ ottenuto dai tagli migliori della carne bovina, previa salatura e stagionatura a crudo: prodotto povero di grassi e ricco di proteine, vitamine e sali minerali, è perfetto per regimi alimentari sani ed equilibrati, come quelli degli sportivi.
Tra i formaggi della Valtellina a marchio DOP ci sono il Bitto, formaggio grasso a pasta cotta e semidura ottenuto da latte vaccino crudo intero cagliato e lavorato direttamente negli alpeggi e il Casera, formaggio semigrasso, a pasta semicotta e semidura, ottenuto esclusivamente da latte vaccino degli allevamenti della provincia di Sondrio, che viene parzialmente scremato prima di essere lavorato e stagionato nelle casere, i laboratori locali, da cui prende il nome. Il sapore del Valtellina Casera si sposa con il grano saraceno per dar vita ai classici piatti della tradizione valtellinese quali i pizzoccheri, gli sciatt e la polenta taragna.
Gli sciatt sono delle piccole frittelle tonde di grano saraceno che nascondono un saporito cuore di formaggio filante. La polenta taragna ha un colore più scuro rispetto alla classica polenta gialla e viene preparata con farine miste di mais e di grano saraceno cui si aggiungono burro d’Alpe e formaggio locale. Ma il piatto tradizionale più noto della Valtellina sono i pizzocheri: tagliatelle di colore grigio-marrone, ottenute da farina di frumento e farina di grano saraceno, condite con patate, verze o coste, insaporite dal burro e dal formaggio per un gusto davvero sorprendente. Gustateli a Teglio, l’antico borgo dove sono nati, oppure preparateli seguendo la ricetta dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
L’aria e la flora di montagna regalano gusto e fragranza unici anche alle mele e al miele. La coltivazione delle mele in Valtellina arricchisce di colori e profumi il fondovalle da Sondrio fino a Tirano, mele garantite dal marchio europeo IGP che crescono e maturano naturalmente al sole fra i 200 e i 900 mt di altitudine. Dalle Golden Delicious, con la buccia giallo intenso, alle Red Delicious e, ancora, alle varietà Gala, Fuji e Granny Sm, le mele della Valtellina si distinguono per il profumo intenso, il gusto succoso, gradevole e zuccherino, l’assenza di rugginosità e la maggior colorazione.
Allo stesso modo il miele della Valtellina si arricchisce di mille diverse gradazioni di sapori e profumi dovute ai fiori che crescono nelle vallate e nei pascoli di alta quota: il Miele Millefiori di Montagna che si ottiene dai 200 a 1.000 metri, ha un sapore corposo, che richiama il sapore intenso del castagno, quello morbido dell’acacia e quello balsamico del tiglio; sopra i mille metri di altitudine si ha il miele Millefiori di Alta Montagna, più nobile e rarefatto, dal gusto delicatissimo, e il miele mono florale di rododendro, caratteristico e pregiatissimo per il suo sapore dolce e fruttato.
La #Valtellina sorprende anche con golosissime eccellenze dolci e salate: dalla Bisciola alla torta fioretto, dai biscotti di Prosto alle torte di grano saraceno, dai tipici taroz agli sciatt e ai chisciöi.
Particolarissime anche le confetture, le grappe e gli amari che profumano di erbe di montagna.
La Valtellina è quindi una buona meta non solo per una vacanza fatta di neve, sport, vita all’aria aperta, riserve naturali ma anche per un’esperienza di gusto che ricorda l’enorme varietà di luoghi…
Vi aspetta una vacanza dolce come il miele, profumata come le mele, saporita come la Bresaola, inebriante come il vino! #AmolaValtellina #SummerinLombardia