Il kefir cos’è? Il nome kefir dal turco keyif significa delizia ed è una bevanda ottenuta attraverso un processo di fermentazione. Nello specifico Il kefir di latte è ottenuto dalla fermentazione (come dice il nome) del latte ad opera dei kefiran (o kefran) ovvero i grani di kefir. I kefiran sono una popolazione eterogena costituita da fermenti, batteri e lieviti che, cibandosi del lattosio contenuto nel latte, operano una fermentazione mista: in parte lattica e in parte alcolica.
- Qual è la differenza tra yogurt e kefir
- Dove acquistare il kefir
- Come scegliere un buon kefir
- Come riconoscere il vero kefir
- Come si produce il kefir
- Come smaltire i kefiran in eccesso
- Quanto tempo si conserva il kefir in frigo
- A cosa fa bene bere il kefir
- Il kefir di latte contiene lattosio
- Chi soffre di reflusso può mangiare il kefir
- Possiamo nutrire il kefir di latte con latte vegetale
- In estate è possibile tenere il kefir in frigo per la prima fermentazione
- Come si mangia il kefir
- Qual è il miglior momento per bere il latte di kefir
Qual è la differenza tra yogurt e kefir
Alla vista questa bevanda di origine caucasica è molto simile allo yogurt; come lo yogurt possiede tantissime proprietà e benefici per l’organismo. Tuttavia la fermentazione è di tipo diverso: nello yogurt la fermentazione è solo lattica, nel kefiran come già anticipato è in parte lattica e in parte alcolica.
Dove acquistare il kefir
Sicuramente lo abbiamo visto, già pronto, al supermercato, sotto il nome di latte di kefir, spesso aromatizzato alla frutta.
Come scegliere un buon kefir
Un buon kefir deve essere naturale e senza additivi, pertanto è bene evitare i kefir che contengono ingredienti artificiali come zucchero liquido, destrosio, stabilizzanti, aromi e correttori di acidità. Da tenere presente che il kefir (o latte di kefir o kefir latte) può essere autoprodotto se si possiedono i kefiran o granuli di kefir. Avremo un prodotto assolutamente naturale che niente ha a che vedere con la produzione riservata alla grande distribuzione.
Come riconoscere il vero kefir
Il vero kefir ha un sapore acidulo, lievemente effervescente e talvolta ha un leggero contenuto alcolico. Se ha lo stesso sapore di uno yogurt, allora non è vero kefir!
Come si produce il kefir
E’ necessario avere i kefiran (o kefran). Pesare i granuli di kefir e aggiungere latte (vaccino, bovino, di capra ma comunque latte di origine animale) in rapporto di circa 1 a 10. Quindi per 15 gr di kefir indicativamente occorrono circa 150 gr di latte. Da considerare che mentre inizialmente il kefir veniva preparato con latte di vacca pecora o capra in otri di pelle, adesso utilizziamo semplicemente un vasetto senza coperchio ma coperto da una garza o da uno scottex. E’ importante fermare la garza o lo scottex con un elastico in modo da evitare possibili contaminazioni di agenti esterni. Il vasetto va tenuto fuori dal frigo, preferibilmente ad una temperatura di circa 18-20 gradi.
Dopo circa 24 ore, senza stressarlo e senza mescolarlo, il vostro latte di kefir sarà pronto… anche visivamente vedrete che si è addensato e non sarà più liquido come prima. Riconoscerete che è pronto quando vedrete formarsi le prime goccioline di siero. A questo punto dovrete filtrare il latte con un colino non metallico in modo da trattenere i granuli. Mettete il kefir in un vasetto chiuso (magari con una scorzetta di limone bio che aiuterà a renderlo più denso) e conservatelo in frigo fino al momento di consumarlo.
Io in genere, in estate, lo colo la sera e lo consumo la mattina, a digiuno, freddo di frigo. In inverno invece lo colo la mattina e lo consumo subito, a temperatura ambiente.
Da tenere presente che in estate il kefir fermenta più facilmente pertanto sarà necessario aumentare la proporzione di latte rispetto ai granuli (anche oltre 1/20), usare borsa termica e ghiaccioli e smaltire i kefiran in eccesso per non dover utilizzare litri di latte e avere kefir in grande esubero. Il miglior modo per avere i granuli di kefir è averli in regalo… su facebook ci sono molti gruppi con gli “spaccciatori” di kefiran suddivisi per regione e provincia.
Come smaltire i kefiran in eccesso
Potete congelarli per avere una riserva di granuli, potete regalarli, potete berli insieme al kefir, potete mangiarli ad esempio con l’insalata tipo jocca. Essendo ricco di minerali e batteri, il kefir di latte in esubero può essere utilizzato, diluito con acqua, come concime per le piante. Allo stesso modo i granuli possono essere messi nella terra delle piante, circa un cucchiaio per un vaso di media grandezza, una volta al mese. In particolare sono adatti per concimare le piante acidofile come rododendri e azalee, funzionando un po’ come un concime granulare a lenta cessione.
Quanto tempo si conserva il kefir in frigo
Il kefir (già colato) si conserva in frigo per circa una settimana ma, oltre a proseguire (se pur in modo rallentato) la fermentazione e diventare sempre più acidulo come sapore, perde lentamente le sue proprietà… cercate quindi di consumarlo entro 36-48 ore dalla colatura per beneficiare delle sue proprietà. Una volta colato il kefir e diviso dai grani, questi ultimi vanno messi in un vasetto con il latte sempre seguendo la regola del rapporto 1:10.
Se è pur vero che più tenete il latte a fermentare e più diventerà denso, tuttavia diventerà anche più acido come sapore. In estate la fermentazione avverrà più velocemente che in inverno quindi, per poter colare il kefir dopo 24 ore, dovrete aumentare la proporzione di latte rispetto al peso dei granuli in modo che questi ultimi abbiano più cibo (e quindi abbiano fame più tardi). In estate potrebbe essere necessario tenere il vasetto con i granuli in una borsa frigo con un ghiacciolo/mattonella/elemento refrigerante (lontani dal vaso) in modo da abbassare la temperatura rispetto a quella esterna e mantenere la colonia ad una temperatura ottimale.
A cosa fa bene bere il kefir
Il kefir possiede tantissime proprietà benefiche per l’organismo. Grazie ai fermenti lattici e ai probiotici (in primis il Bifidobacterium), il kefir favorisce l’equilibrio della flora intestinale e la motilità intestinale. È inoltre ricco di sali minerali e vitamine e contiene amminoacidi come il triptofano, utile nel combattere colesterolo cattivo. Può essere consumato anche in gravidanza in quanto tra le vitamine del gruppo B è spiccano come concentrazione la vitamina B9 (nota come acido folico) e la vitamina B12 cobalamina essenziale per l’assorbimento del ferro.
Il kefir di latte contiene lattosio
I batteri e i lieviti durante la fermentazione del latte si nutrono proprio del lattosio consumandolo quasi completamente. Inoltre gli enzimi lattasi continueranno a cibarsi del lattosio anche dopo la colatura, durante la seconda fermentazione (quindi quando lo mettete in frigo in attesa di consumarlo). Di conseguenza il kefir è quasi completamente privo di lattosio, lo zucchero del latte che è spesso causa di intolleranze.
Chi soffre di reflusso può mangiare il kefir
Il kefir di latte potrebbe costituire un aiuto naturale per facilitare la digestione e diminuire il reflusso gastroesofageo. Infatti, il benessere dello stomaco è strettamente correlato alla salute dell’intestino. Tuttavia ogni organismo ha le sue particolarità, pertanto non è certo che tutti possano trarre giovamento dall’assunzione di kefir.
Possiamo nutrire il kefir di latte con latte vegetale
Il kefir di latte si nutre del lattosio contenuto nel latte, se proviamo a nutrirlo con bevande che ne sono prive, lentamente morirà. Possiamo però produrre il kefir d’acqua, prodotto ideale per chi non assume latte e derivati
In estate è possibile tenere il kefir in frigo per la prima fermentazione
I granuli di kefir sono una colonia di batteri con proprietà diverse: alcuni non tollerano il caldo, altri non tollerano il freddo. La fermentazione in frigo porterebbe ad un progressivo sbilanciamento della colonia verso i batteri che tollerano il freddo lasciando immobile l’attività di quelli che non lo tollerano con una progressiva e lenta morte. Per questo motivo si sconsiglia la fermentazione in frigo, tale tipologia può essere utilizzata solo occasionalmente se non si vuole rischiare di danneggiare in modo irrimediabile la colonia di batteri che costituiscono il kefir.
Come si mangia il kefir
Se vi state chiedendo come assumere il kefir di latte, sappiate che si tratta di una domanda molto gettonata. Il latte di kefir si consuma crudo, fresco (non conservato) e freddo o a temperatura ambiente (a seconda della stagione). Si può bere come uno yogurt e, sempre come uno yogurt, si può gustare associato a miele e frutta. La risposta alla domanda è quindi è… gustatelo come lo preferite, a seconda della consistenza.
Se è molto liquido potete frullarlo con la frutta che preferite (mela, banana, pera, fragole, mango, ciliegie, pesche) e berlo come fosse il classico yogurt da bere. Più la frutta è dolce e matura e più va a bilanciare il sapore leggermente acidulo del kefir. Potete aggiungere anche dei semi di chia che aiuteranno a dare una consistenza più densa creando una sorta di kia pudding.
Se è più denso potete mangiarlo con il cucchiaio aggiungendo la frutta a pezzetti (già citata prima)… mela e cannella, pera e una spolverata di cacao, fragole, mango, frutti di bosco, melograno, pesche, ciliegie, uva, frutta essiccata a pezzetti (fichi, mango, bacche di goji, ananas). Se volete aggiungere miele, zenzero o altri alimenti che hanno proprietà battericida vi conviene aggiungerle al momento del consumo per preservare al massimo l’azione dei batteri buoni contenuti nel kefir. Questo, tra l’altro è sempre valido.. che senso ha allevare batteri buoni se poi rischiamo di ucciderli aggiungendo alimenti di cui non conosciamo bene le proprietà?
Il latte di kefir si può bere caldo?
Sì, il latte di kefir si può bere caldo. In effetti, può essere una bevanda molto gustosa e salutare. Il calore aiuta a esaltare i sapori del latte e dei batteri fermentati, e può anche rendere la bevanda più cremosa.
Esempi:
- Tè al latte di kefir: bevanda calda a base di latte di kefir, tè e spezie.
- Latte di kefir con cacao: bevanda calda a base di latte di kefir, cacao e zucchero.
- Latte di kefir con miele: bevanda calda a base di latte di kefir, miele e spezie.
Il latte di kefir è una bevanda versatile che può essere consumata sia calda che fredda. Il consumo di latte di kefir caldo può essere un modo gustoso e salutare per iniziare la giornata.
Qual è il miglior momento per bere il latte di kefir
Il momento migliore per consumare il kefir di latte traendone i massimi benefici è la mattina a digiuno, come prima parte della colazione. Iniziare consumandone pochi cucchiai per volta e aumentare piano piano fino a raggiungere la dose consigliata di 200-300 ml massimo al giorno.
Se volete imparare e scoprire altre cose sul kefir vi consiglio di unirvi al gruppo facebook “Kefirmania e non solo“