Finalmente, dopo tanta attesa, sei riuscita ad avere la tua tanto agognata impastatrice planetaria? Attenzione a non farti prendere dalla foga ed iniziare a utilizzarla come meglio credi.
Lo so che la voglia di prepararci subito un dolce o il pane è tanta, ma la prima cosa da fare, come per qualsiasi nuovo acquisto, è prendere il libretto di istruzioni e leggerlo attentamente.
Ogni impastatrice planetaria ha le sue caratteristiche e ognuna va trattata diversamente. Potenza, materiali e accessori, sono tutti elementi che vanno presi in considerazione per un utilizzo corretto e per far si che la tua impastatrice ti possa essere di aiuto in cucina per molto tempo.
Vi sono delle linee guida che valgono per tutte le planetarie. Curiosa di scoprirle :) ?
Rispetta il motore
Il cuore della planetaria è il motore. Questo può essere o a trazione diretta o a trazione a cinghia. La differenza sostanziale sta che nel primo non vi è dispersione di energia (e per questo vediamo modelli con appena 300 Watt di potenza), mentre nel secondo l’energia dispersa è tanta (ecco perché un buon motore a trazione a cinghia deve avere almeno 1000 Watt di potenza).
La potenza del motore è uno di quegli elementi da cui dipende il costo di una planetaria. Difficilmente un’impastatrice economica avrà un motore da 1500 Watt.
Se la tua planetaria è proprio un modello economico, presumibilmente avrà un motore che va dagli 800 ai 1000 Watt. Queste planetarie sono perfette per chi non ha particolari esigenze e permettono di impastare di tutto. Attenzione alle quantità! Un motore poco potente potrebbe avere difficoltà, soprattutto con gli impasti più corposi, come può essere quello della pasta. Cosa fare? Rispetta le dosi indicate sul libretto di istruzioni e, se non sono indicate, puoi partire con una dose minima di 500 g di impasto e vedere come si comporta il motore.
Ecco, orientativamente, le dosi consigliate di impasti, come quello per il pane o per la pasta, a seconda della potenza del motore:
- motore fino a 1000 Watt a trazione a cinghia circa 500-600g;
- motore dai 1000 ai 1500 Watt circa 700 g -1 Kg.
Cosa succede quando non rispettiamo le dosi consigliate? Molto semplice: il motore potrebbe surriscaldarsi e quindi danneggiarsi o rompersi.
Per le planetarie a presa diretta, invece, la situazione è un po’ diversa. Con un motore di appena 300 Watt è possibile impastare fino ad 1 Kg di impasto per pane o per pasta. Anche i tempi sono diversi è il motore a presa diretta può rimanere in funzione per un tempo maggiore.
Per avere maggiori informazioni puoi visitare il sito impastatrice planetaria click.
Per quanto tempo?
Legate al motore vi sono le tempistiche: ogni planetaria ha un determinato tempo in cui può lavorare consecutivamente.
Sempre orientativamente, una planetaria economica da 1000 Watt può lavorare per circa 5 minuti di fila, dopodiché è consigliabile farla riposare.
Le planetarie più costose possono, invece, lavorare anche per 10-15 minuti, senza avere nessun tipo di problema.
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I materiali
Altro elemento fondamentale sono i materiali impiegati nella costruzione della planetaria. Nella maggior parte dei casi troviamo una scocca in plastica ma, quello che più ci interessa, sono gli ingranaggi e i mandrini. Nelle planetarie economiche è facile trovare alcune parti essenziali, come l’attacco per le fruste, realizzato in plastica. Anche in questo caso, sovraccaricare di lavoro l’impastatrice planetaria potrebbe causare danni irreparabili agli attacchi motore, rendendo inutilizzabile la tua impastatrice planetaria.
È poi normale che la plastica sia più soggetta ad usura e che, quindi, abbia una durata inferiore rispetto alle planetarie completamente realizzate in acciaio e alluminio.
Le fruste
Ed infine, ecco come utilizzare al meglio le fruste.
Tutte le planetaria hanno una dotazione di base che comprende 3 fruste: la frusta a filo, la frusta a foglia (detta anche frusta piatta) e il gancio. Utilizzare la giusta frusta per ogni impasto ci permette di ottenere un risultato migliore e di far sforzare il meno possibile la nostra planetaria. Vediamo brevemente gli utilizzi delle fruste:
- frusta a filo: è la frusta che si utilizza per montare. Con i suoi fili in acciaio permette di inglobare l’aria e di montare qualsiasi tipo di impasto. Si utilizza con preparazioni molto morbide. Un utilizzo scorretto o una cattiva conservazione potrebbe piegare i fili, compromettendo l’efficacia della frusta stessa.
- la frusta a foglia: è la frusta che si utilizza per impastare le frolle o gli impasti semi densi come i cupcake.
- Il gancio: è la frusta che si utilizza nell’arte bianca. Quasi la totalità dei lievitati viene lavorata con il gancio poiché la lavorazione con questo accessorio favorisce l’incordatura, ovvero la formazione della maglia glutinica che permette all’impasto di lievitare.
Queste sono le linee guida che ti permettono di dosare nel miglior modo possibile le quantità e il tempo per avere un motore sempre funzionante e le giuste fruste per un risultato impeccabile. Buon impasto! Leggi anche: Impastatrice planetaria: come sceglierla.
E’ una presa diretta o a cinghia?
Mi si è bloccato il contenitore di acciaio, come faccio per sganciarlo?
Ho acquistato 2 planetarie Kenwood la 1 Kenwood Prospero 280 288 la 2 Kenwood km 750 ancora devo usarla ancora sigillata in scatola non ho ricevuto il ricettario, dove posso trovarlo?
Volevo sapere se ho fatto un ottimo acquisto grazie