Cena Groupon al B&B San Carlo di Montemurlo (PO)

Oggi, invece di una ricetta, vi lascio la recensione di un nuovo ristorante… ancora una volta provato con un coupon Groupon visto che ho scoperto che le offerte ristoranti sono molto vantaggiose nel rapporto qualità prezzo!

Stavolta la scelta è ricaduta su un coupon molto accattivante: Pranzo o cena nel borgo medievale di Montemurlo con prosecco, 5 antipasti a testa, primi di pasta fresca fatta a mano illimitati a scelta tra 50 tipi, dolce e vino per 2 o 4 persone a partire da 19 € in suggestiva villa del Cinquecento. 

  • Cena all you can eat pasta fresca che prevede a testa:
    – flute di benvenuto
    – antipasto di 5 portatecrostini toscani con fegatini e pomodori; tagliere con affettati come salame toscano, crudo e salamino; coccoli di pasta fresca; tagliere di formaggi con miele millefiori e mamellate fatte in casa; schiacciata con olio e rosmarino
    – primi illimitati a scelta tra 50 tipi con pasta fresca fatta in casa e tirata a mano come ravioli, tortelli toscani, tagliatelle, pappardelle e taglierini con sugo a scelta, per esempio di selvaggina (cinghiale, lepre, fagiano), passata casareccia, ragù di carne pomodorini e basilico, funghi, burro e salvia, pesto o noci
    – dolce a scelta tra crostata fatte in casa (alla crema, alla marmellata, alla cioccolata), meringozzo ripieno di marmellata o liscio o tiramisù al con cioccolato e caffè
    – un calice di vino a testa, a scelta rosso o bianco
    – un litro d’acqua a coppia
    – caffè
    – amaro o limoncello
  • Coperto incluso
  • Possibilità di visitare il borgo medievale e i luoghi di interesse della cittadina di Montemurlo: il Castello, la Pieva, le ville medievali, il Monteferrato, il borgo della Rocca.

Dovevamo utilizzare il coupon il 1° novembre ma il 31 ottobre sera mi chiamano dal ristorante per comunicare che chiudevano per lutto (oh mamma che brutto!)… dovevano chiudere una settimana, poi sono diventate due… e alla fine siamo andati giovedì 29 novembre a cena (preferisco evitare i fine settimana perché sono troppo movimentati)!

Il Bed and Breakfast San Carlo è situato a Montemurlo in una villa colonica del cinquecento, ai piedi della rocca medievale. E’ nato nella casa di famiglia di 3 sorelle,  Elly, Susy e Chicca, che hanno deciso di dedicare parte della villa di famiglia al B&B. Quando si dice casa/lavoro come uscio e bottega non posso che pensare a loro visto che vivono lì con la madre e gestiscono il B&B.

Ma passiamo alla cena… prendiamo il vialetto di ingresso, vediamo un cancello che si sta chiudendo dietro una macchina che è appena entrata. Arriviamo al cancello chiuso, scendo per suonare ed il cancello si riapre ancora prima che possa poggiare il ditino sul campanello. Si affaccia una signora (immagino la madre) che ci consiglia gentilmente su come parcheggiare per non dare fastidio al passaggio delle altre macchine (eravamo gli ultimi e tutti i posti coperti erano già occupati)… ci indica inoltre la strada per avviarci al ristorante.

Arriviamo sotto il portico… un grande albero di Natale in un’atmosfera incantevole cattura la mia attenzione, da una porta a vetri si vede la scala che sale al piano superiore dove, dalle finestre illuminate della villa, provengono rumori sommessi di piatti, bicchieri e sedie che vengono spostate. Proviamo ad aprire la porta… chiusa… ci guardiamo un po’ intorno… non possiamo aver sbagliato l’ingresso… suoniamo due volte il campanello, ma nulla… alla fine, mi decido, e telefono… mi rispondono subito e una delle sorelle scende ad aprire per richiudere la porta a chiave dietro di noi. Ci dice che non essendo un ristorante, lo fanno per sicurezza… lasciando l’ingresso solo a chi ha prenotato.

Saliamo le scale e, in cima alla prima rampa di scale, il cameriere ci chiede se vogliamo mettere i cappotti nel guardaroba prima di farci accomodare in una grande sala arredata in stile antico con una decina di tavoli apparecchiati per circa 20/25 coperti.  In fondo alla sala un televisore che diffonde la musica ed i video di Radio Capital.

I tavoli sono apparecchiati con tovaglie di diverso colore… la nostra è rossa.. sul tavolo una caraffa con l’acqua ed un cartello che ci avvisa che caffè e ammazza caffè non sono compresi nel prezzo per un errore di Groupon… rimango un po’ interdetta (sapevo che la procedura per l’invio del menù a Groupon è abbastanza complicata)… ma taccio, pensando che affronterò l’argomento, in caso, al momento opportuno e dopo aver assaggiato quanto proposto.

Noto i piatti per l’antipasto… molto belli ed eleganti con il bordo color argento.

Il cameriere ci offre il prosecco come aperitivo, a seguire ci serve un bicchiere di vino rosso da caraffa e arriva con gli antipasti: un piatto di bruschette di pane abbrustolito con olio nuovo molto buono, un tagliere con ottimi affettati e formaggi… salame,  prosciutto crudo, gorgonzola e un altro formaggio morbido… tutto delizioso.

Arrivano anche due ciotoline con due salse per i crostini:  fegatini toscani e pomodori. Entrambe buone… quella con i pomodori era deliziosa come sapore ma un po’  fredda e acquosetta…

Ci chiedono se vogliamo altre bruschette… ringraziamo e, anche se a malincuore (l’olio nuovo era ottimo) rifiutiamo per paura di non riuscire ad assaggiare le altre portate.

Arrivano i primi che vengono serviti, diversamente da come mi sarei aspettata, senza alcuna descrizione: un piatto con un tris di primi che descrivo secondo quanto mi è sembrato… 3 tortellini al burro con ricotta e verdure, delle penne lisce al forno con panna e zucchine, delle tagliatelle (che sembravano fatte in casa) al ragù. Le penne erano un po’ freddine, il ragù era molto delicato ma, per i miei gusti, un po’ bianchino.

Ci chiedono se vogliamo assaggiare altro: commentiamo che ci va bene un assaggio in due degli gnocchi, che abbiamo visto servire ad un altro tavolo.

Ci arriva un piatto di gnocchi al pomodoro, serviti in un delizioso piatto bianco e rosso. Pomodoro delicato ma… prende il sopravvento il piccante… un piccante che arriva rapidamente all’apice e altrettanto rapidamente scompare… chissà che tipo di peperoncino era.

A questo punto, già più che sazi, passiamo ai dolci… ci fanno scegliere tra torta con albicocche, plumcake al limone, salame al cioccolato, torta alle mandorle, gelato e strudel alle mele.

Ho qualche difficoltà a scegliere… sono tutti dolci fatti in casa ma.. io li vedo più adatti (gelato escluso) più per una colazione al B&B che per il dopo cena… Fabio sceglie il plumcake al limone, io lo strudel di mele che, servito caldissimo, ha un buon profumo di mele e cannella. Entrambi serviti in piatti altrettanto belli ed eleganti. Il plumcake era buono, lo strudel l’ho appena assaggiato perché ero ormai sazia e nell’ordinarlo avevo oltretutto dimenticato (mea culpa!) di chiedere se c’era l’uvetta (lo preferisco senza).

Non ordiniamo il caffè, chiediamo invece un limoncello che ha un costo extra di 2 euro… servito molto fresco e in un bicchiere molto particolare.

Ah, dimenticavo… il bagno era al piano inferiore ed era il bagno di uno degli appartamenti…

Nel complesso, una cena all you can eat che, per 9,5 euro a testa, ha quasi dell’incredibile per la quantità del numero di antipasti e primi serviti. Avremmo potuto chiedere e assaggiare ancora di più ma… non c’era proprio più posto!

Qualche consiglio per il B&B? Sì, vorrei darlo e spero che ne possa far tesoro…  perché sicuramente è molto apprezzabile quanto offerto nello formula all you can eat (mangia tutto quello che vuoi e puoi) ma… si respirava nell’aria una certa inesperienza (confermata da tavoli di plastica, accanto a tavoli di legno importante e da una certa incapacità di porsi rispetto ai clienti) che davano l’idea di persone ancora alle prime armi in un’attività appena avviata.

I miei consigli?

Innanzitutto sarebbe carino accompagnare le varie portate con una descrizione di quanto sarà servito (es. il pane abbrustolito con l’olio nuovo prodotto dal B&B, le tagliatelle fatte in casa con ragù e passata fatta in casa, vino nuovo prodotto con l’uva dei vigneti di proprietà, ecc. ecc.)

Sarebbe inoltre cortese poter far scegliere un po’ di più il cliente in modo da far sentire una certa attenzione (affiancata a quella per piatti e bicchieri di ottimo gusto) per le sue preferenze, es. il tipo di vino (bianco, rosso), il tipo di pasta e/o di condimento.

Apprezzabile il tentativo di farci sentire protetti (per via della porta chiusa a chiave) in uno spazio privato quale la loro villa ma… tutta questa chiusura rischia di far sentire le persone un po’ recluse, troppo ospiti, quasi intruse, invece che libere di viversi quello spazio incantevole. Questa sensazione è stata acuita, all’uscita, dal fatto di essere stati nuovamente accompagnati all’uscita dal cameriere (per chiudere la porta dietro di noi). Inoltre, alla domanda di Fabio su come aprire il cancello per uscire, il cameriere ci ha risposto ci avrebbe aperto lui… quando siamo arrivati alla macchina, dalla porta laterale del B&B, abbiamo visto comparire il cameriere e la madre che ci aveva accolto all’inizio. Insomma, un’atmosfera più free, più di locanda aperta agli amici sarebbe sicuramente molto gradita a tutti gli ospiti!

Infine, relativamente ai problemi con Groupon, capita che ci possano essere dei malintesi… invece del biglietto sul tavolo, forse avrebbero potuto chiedere la rettifica direttamente sul sito visto che sul coupon non era indicato se caffè e ammazzacaffè erano compresi (e chi di noi, prima di andare al ristorante non va sul sito a ricontrollare cosa è compreso nel coupon?)… comunque ripeto, avendo cenato in abbondanza con 9,5 euro, pagare extra un caffè 1 € o un limoncello 2 € non l’ho certo sentito come un’aggiunta eccessivamente pesante o ingiustificata!!

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14 commenti su “Cena Groupon al B&B San Carlo di Montemurlo (PO)”

  1. Io sono andato intorno a Febbraio, non ricordo con esattezza la data ma ricordo che nevicava e sino all’ultimo siamo stati in dubbio sulla riuscita della sera, sia perché indecisi sul mettersi in viaggio (da Livorno) con il maltempo, sia perchè i gestori del B&B ci avevano avvisato che, in caso di gelata, l’auto si sarebbe immancabilmente arenata nella salita che porta alla proprietà… alla fine comunque il meteo fu clemente e ci ritrovammo in quel di Montemurlo, armati di GPS pronto a portarci praticamente in sala da pranzo, e subito ci scontrammo con il primo problema: il posto è pressochè invisibile dalla strada, soltanto un piccolo cartello recitante “San Carlo” distingue il cancello dall’anonimato e, quantomeno la sera, risulta di difficile identificazione… alla fine, al secondo passaggio, riuscimmo ad identificare e ad inforcare il cancello giusto, nel nostro caso già aperto… una volta arrivati nel cortile (niente lo distingue da un cortile qualsiasi, ci sono i panni stesi e i giocattoli dei bimbi sparsi sul prato) e parcheggiato l’auto, appena messo fuori il naso dall’auto vedemmo affacciarsi dalla porta una signora, armata di un lumino vagamente inquietante e abbigliata in maniera più consona ad un locale per scambisti piuttosto che ad un B&B, la quale con grande gentilezza (cosa mai mancata durante la serata, questo ci tengo a sottolinearlo) ci dette conferma di essere nel luogo giusto, invitandoci a seguirla… il tragitto sino alla sala da pranzo non aiutò a mitigare il senso di inquietudine, dato da luci soffuse e arredamento che definire bizzarro è poco (al terreno un meraviglioso manichino con sopra dei vestiti da sacerdote, dei vasi a forma di testa umana posti ai lati della porta d’ingresso, che vedo non presenti nella foto, probabilmente in quanto stonavano con il clima natalizio, ecc ecc…), ma riuscimmo a sederci incolumi… la sala non mi è sembrata molto grande, oltre al nostro tavolo (da quattro) c’erano solo altri due tavoli più grandi e un altro tavolo con due persone e fatico a immaginarci una decina di tavolini (ma il mio senso delle proporzioni non è propriamente rinomato), però la presenza della televisione intenta a ruminare video musicali abominevoli è una prova schiacciante, quindi mi sa che è proprio la solita sala… il biglietto intento a spiegarci l’errore commesso da groupon è invece diverso, formato ridotto e scritto a mano, senza che però differisca nei contenuti… una volta accomodati, mi vedo comparire alle spalle il cameriere, così dal nulla, con passo felpato e senza fare il minimo rumore, manco avesse l’intenzione di sgraffignarmi il borsello… cameriere che provvede a sussurrarci il menù, con voce talmente bassa da ottenere il risultato di A- non farci capire una mazza lasciandoci lì ad annuire come dei beoti e B- chiederci se, effettivamente, non fossimo effettivamente capitati in un locale di scambisti sotto copertura… andò avanti così per tutta la sera, senza emettere il minimo suono e andando ad alimentare la nostra inquietudine (che comunque stava ormai diventando un sollazzo).
    L’apparecchiatura non me la ricordo minimamente quindi do per scontato che fosse standard, mentre mi spiccano i popcorn messi sul tavolo come stuzzichini, non mi erano mai capitati, di solito ci trovo grissini, focaccine, patatine, ma mai i popcorn… ciò comunque non trattenne nessuno dallo spazzolarli in pochi secondi, nell’attesa che il cameriere portasse l’antipasto; qui ci fu la prima delusione: furono presentati degli affettati piuttosto ordinari, tra i quali spiccava in negativo una mortadellina tagliata spessa di quelle della coop, un formaggio non particolarmente identificabile (il che la dice tutta sul suo scarso sapore) e le solite due ciotoline, nel mio caso con patè di fegatini (buono, ma anche questo sembrava confezionato) e una crema della quale non ho alcun ricordo (mi pare di formaggio) al posto di quella al pomodoro (non so se fosse lo standard della serata o se dovuto all’aver avvisato il cameriere della presenza di una persona allergica al pomodoro), però almeno al ristorante mi piacerebbe che i crostini me li presentassero già spalmati, il fai da te già lo pratico in abbondanza a casa; tra l’altro, crostini veri e propri non se ne sono visti (ci siamo litigati il pane standard per spalmare il tutto) così come gorgonzola e altro formaggio morbido… in ogni caso non c’era niente di cattivo, però da come era stata presentata l’offerta su groupon mi aspettavo di più dagli antipasti… poi è venuto il momento dei primi, fu servito il solito tris di paste che però nel nostro caso fu buono, si sentiva che era pasta fresca, l’unica nota stonata fu la relativa ristrettezza della porzione unita alla silenziosa ricomparsa del cameriere (ormai mentalmente promosso – o retrocesso, a seconda dei gusti – al rango di fantasma) che provò subito ad offrirci il dolce, venendo però miseramente stoppato dalla nostra faccia di bronzo pronta a reclamare un secondo giro… se ben ricordo ci portarono degli gnocchi, ma non ci giurerei, però ricordo bene che anche questo era buono… quando Casper (così ribattezzato in quanto scarsamente dotato di peluria cranica) levitò nuovamente sino al tavolo lo accontentammo e ci facemmo portare i dolci… la scelta era estremamente ristretta, tipo 3 o 4 possibilità, io non ricordo cosa ordinai ma ricordo che era marcatamente roba confezionata, un’altra persona ordinò gelato (normalissimo gelato da banco surgelati), altre 2 persone ordinarono due dolci teoricamente diversi, uno alla crema e uno al cioccolato… dico teoricamente perché in realtà si trattava di un tremendissimo dolce confezionato, di quelli che già sono rinsecchiti e non vanno mai giù quando sono nuovi e che aveva l’aria di non poter passare neanche i test qualitativi per finire sui banconi del Dico, con sopra una generosa spruzzata di crema/cioccolato con l’aria di aver lo scopo di nascondere le proprie malefatte piuttosto che di aggiungere gusto… dopo aver rischiato di perdere un commensale per decompressione toracica dovuta all’ostinatezza nell’affrontare il proprio dolce, ci siamo fatti portare un caffè e poi ci siamo alzati da tavola… prima di darci alla fuga, uno di noi ha chiesto un bagno e Casper l’ha accompagnato personalmente in una stanza da letto, chiudendosi dentro con lui e facendoci alimentare per un ultima volta il sospetto di essere in procinto di effettuare uno scambio di coppia coatto… fortunatamente il malcapitato è ricomparso dopo poco perfettamente integro e illibato (senza aver notizie del cameriere, che non si sa da dove sia uscito), quindi, dopo aver atteso in piedi nell’anticamera della sala da pranzo per una decina di minuti nella speranza che qualcuno ci degnasse di uno sguardo (per pagare il caffè o almeno salutare) abbiamo rinunciato e ci siamo avviati verso l’uscita, finché non è ricomparsa la signora dai dubbi gusti nel vestire che ci ha aperto la porta e liberati dall’incubo…

    l’impressione è che abbiano sparato troppo in alto quando hanno fatto il coupon e, per evitare di andarci in malora, abbiano tagliato di molto sull’offerta culinaria (non penso che chiederebbero 40 euro a persona -questo recitava il coupon- per un po’ di pasta fresca e il resto preso al supermercato) e il resto del disastro lo compia l’inesperienza dello staff e l’atmosfera “particolare” data dall’arredamento opinabile… noi comunque non siamo stati male, ma il coupon faceva sperare in ben altro…

  2. Sono stato al San Carlo a Novembre. Il peggior posto in cui abbia mai mangiato. Avrei preferito un panino da un paninaro quella sera. Non ho letto i commenti che sono lunghissimi. E comunque non si tratta di spendere 8,50 €/persona, ma si tratta di prendere in giro le persone. Se spendo 8,50 € e mi viene garantito un certo menù non possono portarmi della merda da mangiare. Poi ognuno giudica in base a cosa è abituato a mangiare tutti i giorni, ma è un dato di fatto che a me Groupon ha reso i 34 € spesi per quella serata horror. Praticamente tutti hanno fatto segnalazioni, quel posto deve chiudere, fa schifo.

  3. Gent.ma Laura,
    La ringrazio invece del suo ultimo commento con cui ha voluto chiarire quanto chiaro in effetti non era (almeno per me).
    Relativamente all’errore, direi che tutti sbagliamo… anche nel mio sito non sono infrequenti errori ortografici (purtroppo!), nonostante l’attenzione e la cura che gli dedico… gli errori capitano, sfuggono, ritornano e rileggere talvolta non basta… talvolta si viene attaccati per cose che potrebbero essere fatte notare con gentilezza. Le assicuro che ogni tanto mi arrivano commenti inferociti per sviste grammaticali come la sua, senza nemmeno tenere in considerazione gli aspetti positivi che potrebbero portare quantomeno a segnalare l’errore con assoluta tranquillità invece che colpevolizzare per esso… a mio parere non rendono giustizia quei commenti dai quali possa sembrare che sbagliare una volta sia uguale a sbagliare sempre… quello che volevo farle capire è proprio questo… se io una sera vado al ristorante e mangio così così non posso dedurre che è sempre così… così come io non posso dedurre, da un semplice errore, che lei non sappia l’italiano, così come lei non può dedurre, da un’unica recensione, gentile, con belle foto tutta una serie di informazioni che mi sembrava avesse erroneamente dedotto.
    Inoltre, visto che non sono uno chef rinomato e che di Gordon Ramsay della situazione (per modi e toni) ne ho già letti abbastanza sia altrove che qui… mi è sembrato poco utile calcare ulteriormente la mano sulle pecche (peraltro evidenti) ed ho ritenuto più utile dare dei consigli per migliorare, sperando che il B&B possa fornire ai clienti che devono ancora utilizzare il coupon (e credo ce ne saranno ancora molti) un servizio migliore di quello già sperimentato…
    Equivoco chiarito, non mi deve nessuna promessa di non commentare più: tutti abbiamo libertà di parola e come vede approvo tutti i commenti (positivi o negativi che siano, purché espressi con modalità appropriate e senza parolacce); ma proprio in virtù di questo, mi sento ovviamente libera di rispondere a commenti che reputo eccessivi, provocatori o che facciano illazioni pretestuose, accusandomi, in modo esplicito o implicito, di qualcosa che non esiste.

  4. Gent.ma Signorina Dany,
    mi ero riproposta di non rispondere, ma scusandomi per l’imperdonabile errore ortografico che di solito non commetto, vorrei chiarire un equivoco forse dovuto al mio commento troppo stringato che non ha reso bene l’idea di quanto volevo dire:
    io non imputo certo a Lei la colpa del fatto che sono stata male al San Carlo (e ci mancherebbe altro); non era assolutamente riferita a Lei la frase “nascondersi dietro ad un dito”, ma soprattutto e tengo particolarmente a chiarire questo passaggio, non volevo assolutamente mancarLe di rispetto. Se tutto quanto sopra è emerso dal mio commento che voleva solo essere un contributo a quanto già ampiamente scritto in precedenza da altri, me ne scuso. Non sono una persona che manca di rispetto agli altri senza motivo perchè, anche io ritengo fondamentale il rispetto reciproco nei rapporti con le persone.
    Con questo la saluto cordialmente sperando di aver chiarito l’equivoco, promettendole di non intervenire più nel suo sito.
    Buon proseguimento.

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