Il brasato al vino rosso è una classica ricetta invernale, uno di quei secondi piatti perfetti per il pranzo della domenica. Viene spesso chiamato anche stracotto anche se non sono esattamente sinonimi perchè implicano due diverse modalità di cottura, brasare il primo, stufare il secondo. Il brasato identifica un pezzo di carne cotto al lungo con del liquido (in questo caso vino e poi brodo vegetale) dopo essere stato fatto rosolare per sigillarne i succhi. La ricetta classica, di origine piemontese, è il brasato di manzo al barolo.
Il manzo è la carne più indicata per tale tipo di cottura ma potete scegliere anche altro tipo carne (brasato di vitello, brasato di cinghiale, ecc) purché non sia troppo magra. Se la carne è molto magra sarebbe meglio lardellarla o il risultato finale potrebbe risultare secco e stopposo. Invece del barolo piemontese, io ho utilizzato un ottimo chianti toscano, in onore della mia terra. La cottura del brasato richiede diverse ore ma con la pentola a pressione è possibile ridurre notevolmente i tempi di cottura: per questo brasato di vitellone al vino rosso il tempo di cottura è di circa 40 minuti dall’inizio del fischio quindi, con un po’ di organizzazione familiare, può essere un ottima cena anche durante la settimana lavorativa!
Ingredienti per lo stracotto di vitellone al vino rosso per 4 persone:
- un pezzo di vitellone non troppo magro da 800 gr
- 1 bicchiere di vino rosso (io Chianti Pruneti)
- 1/2 carota
- 1/2 cipolla
- sedano
- sale
- olio extravergine d’oliva
Per il brodo vegetale:
- 2 coste di sedano con le foglie
- 1 carota
- 1/2 cipolla
- qualche pomodorino
- sale
Nella mia cucina:
- Tovaglia TNT Giusky
- ciotolina e vassoio colorato Samarcanda by ditta Braschi di Firenze
Preparazione del brasato di carne al vino rosso
Come fare il brasato al vino rosso? La marinatura è indispensabile? Io ho preparato questo brasato di carne al vino rosso senza marinatura ma se preferite (e se la carne lo richiede, come avviene per tutta la cacciagione) potete anche marinare la carne nel vino rosso (di buona qualità) per una notte. Massaggiate la carne con sale e (se vi piace) pepe.
Tritate grossolanamente carota sedano e cipolla e metteteli nella pentola a pressione con l’olio extravergine d’oliva e la carne; nel frattempo preparate il brodo vegetale mettendo a cuocere sedano, carota, cipolla e qualche pomodorino in una pentola con acqua fredda e sale
Fate rosolare fino a quando la carne avrà una bella crosticina (volendo potete prima rosolare la carne e poi aggiungere carota sedano cipolla in modo da non dover girare continuamente le verdure per non farle attaccare)
Bagnate con del buon vino rosso
Proseguite la cottura lasciando evaporare il vino
Versate il brodo, aggiungete il rametto di rosmarino e chiudete con il coperchio ermetico con valvola. Quanto brodo aggiungere? Non esagerate, la carne non deve affogare nel liquido. Poiché nella pentola a pressione gli alimenti cuociono grazie al vapore che si sviluppa all’interno della pentola, è necessario molto meno liquido rispetto alla cottura tradizionale in pentola non a pressione.
Lasciate cuocere 40 minuti dal fischio abbassando il fuoco al minimo. Aprite la valvola lasciando uscire il vapore quindi togliete il coperchio.
Eliminate il rametto di rosmarino, mettete a raffreddare la carne su un tagliere quindi tagliatela a fette. Usando un frullatore ad immersione frullate bene il liquido di cottura con le verdure regolando eventualmente di sale. Se ci fosse troppo liquido potete comunque farlo ritirare sul gas fino alla consistenza desiderata. Se invece la salsa fosse troppo ristretta, potete allungare con acqua o altro brodo vegetale.
Aggiungete un po’ di farina di setacciata per rendere il fondo di cottura più cremoso
Mescolate ed ecco pronta la salsa di accompagnamento. Potete filtrarla con un colino per renderla più omogenea, oppure servirla così in versione più rustica (io ho preferito filtrarla). La salsa avrà assorbito il sapore del vino, delle verdure e della carne… vi assicuro che è assolutamente deliziosa!
Affettate la carne e servite il brasato di vitellone al vino rosso rigorosamente caldo e coperto dalla salsa realizzata con il fondo di cottura. La tradizione vorrebbe il brasato accompagnato con polenta o purè di patate.
Buon appetito! Io ho aggiunto dei fiori di rosmarino per dare un tocco di colore al piatto.
Per approfondimenti sul funzionamento della pentola a pressione vi invito a leggere l’articolo sulla pentola a pressione.
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Provate con un buon vino e il risultato sarà strepitoso.