Ciao a tutti.
Siamo al terzo articolo sulla fotografia di cibo. Le prime due parti sono state molto generali e forse molto noiose. Adesso che conosciamo qualche termine per riuscire ad intenderci, proviamo a cambiare tutto: non partiremo più dalla teoria ma dalla pratica.
Come si fa a fare una foto come questa?
Guardiamo prima di tutto le caratteristiche principali.
I toni sono molto chiari. Il fondo è bianco, la composizione semplice, ci sono pochi elementi.
Ho scattato questa foto sul tavolo della mia cucina e senza nessun tipo di accessorio. Ciò nonostante la foto è venuta bene, al punto che è stata accettata in varie banche immagini.
La prima cosa a cui pensare è: dove scattiamo? Dobbiamo cercare una stanza che sia ben illuminata e che quindi abbia almeno una bella finestra. La luce della finestra non è certo l’ideale, ma è già un buon inizio. Ancora meglio è la luce che passa dalla finestra in un giorno nuvoloso. Questo sembra paradossale, perché la luce è meno forte, ma in realtà il cielo nuvoloso ha due grandi qualità: evita i forti contrasti fra luce e ombra e poi diffonde la luce ovunque in maniera uniforme smussando le ombre e le luci troppo forti. I due punti sono ovviamente legati fra loro: il velo formato dalle nuvole fa sì che i raggi di luce passino e rimbalzino ovunque e questo diminuisce il contrasto della scena. Inoltre, il raggio di luce diretta provoca sui soggetti un’ombra forte e decisa, come anche degli spot di luce bianca. Anche questi elementi sono da evitare in una foto di cibo, soprattutto se contiene vetri, metalli o superfici riflettenti.
E come si fa se è una bella giornata? Il rimedio c’è e consiste nel fare quello che fanno i fotografi professionisti, ovvero, basta diffondere la luce con qualcosa. Questo qualcosa può essere un lenzuolo bianco, della carta velina, oppure anche della carta forno. Qualunque cosa si abbia in casa di bianco e trasparente andrà bene a questo scopo. Dove metterla? Ovunque serva a parare il raggio diretto della luce solare e quindi sulla finestra con dello scotch, oppure può essere tenuta su da qualcuno mentre scattate, attaccata ai pensili o più o meno dove riuscita a metterla. L’importante è che la luce diretta sia coperta. E anche che non abbiate ospiti che vi possano prendere per matti a vedervi incartare una stanza…
Io ho avuto la fortuna di scattare in un giorno di nuvole.
A questo punto dobbiamo decidere dove mettere il nostro set. Di solito è bene mettersi in modo che la finestra illumini il soggetto di lato, come in questo caso. Potete infatti vedere che sul lato della bottiglia c’è un riflesso più chiaro, quello, appunto della finestra. Questa posizione consente di dare volume al soggetto. Infatti, soprattutto oggetti solidi come le bottiglie, le ciotole o altro, avranno una parte più luminosa dell’altra e questo darà al nostro cervello la percezione di un volume. Occorre però fare attenzione che l’illuminazione non sia troppo poco uniforme. Un’ombra troppo pesante sul lato opposto alla finestra non è desiderabile. Cosa si può fare per eventualmente eliminarla? Bisogna far rimbalzare la luce della finestra sul soggetto. Anche in questo caso dobbiamo usare qualche pannello che potremo costruirci da noi stessi: cartoncino bristol bianco o un cartone rivestito di stagnola sono le cose più semplici.
Cominciamo a costruire la foto. La prima cosa è quella di decidere lo sfondo. Io qui volevo uno sfondo bianco e per questo avrei potuto usare un cartoncino bristol grande e bianco. Purtroppo non ce l’avevo e ho usato… il rotolo dello scottex! L’importante è avere un foglio o un tessuto bianchi più grandi del set perché questo consente di allontanare lo sfondo dalla bottiglia in modo da poterlo rendere completamente sfocato. Ed in seguito vedremo come.
Per adesso fate delle prove con la luce disponibile, i pannelli bianchi e quelli argentati. Controllate come cambiano le ombre e i punti di luce nelle varie esposizioni, imparate a rendere l’illuminazione più omogenea possibile, le ombre leggere e sfocate, senza bordi marcati, e ricordatevi quello che abbiamo fatto la volta scorsa: per le foto chiare bisogna sovraesporre di 1 o 2 stop.
E ora divertitevi: mettete il vostro soggetto in posizione, accostategli pochi oggetti semplici, inquadrate e scattate.
Alla prossima!
Luisa Puccini
Sito web: www.vicinoelontano.blogspot.com
Flickr: http://www.flickr.com/photos/luisapuccini
Ma sei bravissima. Hai spiegato benissimo, non so però se sarò in grado a mettere in pratica i tuoi preziosi consigli!!!! grazie!!!
Ottima idea grazie! =)
Interessante davvero questo articolo!
Ne terrò conto ;-)
grazie!
OK, ora l’ho capito che e’ Laura che scrive :)
Confermo che le spiegazioni sono fatte molto bene.
Continuate cosi’ :)